L'OSPEDALE

Nuova mensa Ruggi, ok all’affidamento ma c'è il rebus sugli addetti

Gestione assegnata alla società Serenissima per 17 milioni. Futuro incerto per il personale già impiegato nelle cucine

SALERNO - Affidato il servizio mensa dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno per una spesa di 17 milioni di euro per cinque anni di fornitura del servizio ristorazione. Per l’esattezza si tratta di 17.281.290,00 euro, per distribuire in 60 mesi colazione, pranzo e cena. Nella delibera è scritto che il fabbisogno aziendale è pari a 1825 giornate alimentari comprensive di colazioni, pranzi e cene per un totale stimato di circa 1.423.500 pasti complessivi. E il prezzo da corrispondere come da convenzione è pari a 12,12 euro, ovvero colazione 1 euro, pranzo 5,82 euro, cena 5,30 euro. Dunque con 12,12 euro a giornata a persona moltiplicato per i 1.423.500 pasti nel quinquennio si superano appunto i 17 milioni di euro, mentre i costi per gli oneri della sicurezza sono pari a 28.470,00 euro, oltre lva, «pertanto, l’importo complessivo dell’affidamento, per una durata di cinque anni, corrispondente alla durata dell’ordinativo di fornitura, risulta pari ad 17.281.290,005, euro».

Secondo alcuni sindacati aziendali, con l’affido esterno il costo per paziente è salito di più di qualche euro, in quanto la spesa prevista a persona con la gestione interna non avrebbe mai superato i 10 euro. In ogni caso il nuovo servizio partirà entro un mese o poco più, non oltre il 15 novembre. Servizio affidato tramite un maxi bando della So.re.sa che ha aggiudicato la fornitura del «servizio di ristorazione a ridotto impatto ambientale per le diverse Aziende della regione Campania».

Dunque l’adesione da parte dell’Azienda “Ruggi” rispetto alla gestione della nuova società è una presa d’atto formale dovuta alla convenzione stipulata dalla Soresa: il fornitore del servizio sarà la società Serenissima Ristorazione s.p.a., con sede legale a Vicenza, Viale della Scienza n.26. Incerto il destino di chi già lavora ancora adesso nei locali cucina dell’ospedale di via San Leonardo e si è occupato finora di garantire il servizio. Da tempo mancavano nella cucina del “Ruggi” cinque cuochi e il personale, incluso chi trasporta i pasti dai locali cucina fino ai letti dei pazienti, si aggira intorno alle trenta unità per garantire le turnazioni. Unità che in cucina non sono mai state rinforzate oramai da diverso tempo, poiché c’era attesa per il bando regionale. Qualcuno, secondo indiscrezioni, è stato già trasferito in qualche ufficio, per gran parte dei lavoratori si attende di capire il ruolo da ricoprire.

L’azienda in delibera ha precisato che era «necessario aderire alla convenzione stipulata tra So.re.sa. s.p.a e la Società Serenissima Ristorazione. La So.re.sa. ha aggiudicato il servizio sulla base dei fabbisogni espressi dalle Aziende sanitarie e ospedaliere della Regione Campania, e lo scorso 18 settembre ha stipulato la convenzione per l’affidamento del servizio». Il Tribunale del diritto del malato regionale e salernitano critica in modo duro la scelta di affidare a una società esterna la gestione del servizio ristorazione. Per l’associazione salernitana questo è stato il commento di Margaret Cittadino : «La cucina dell’ospedale “Ruggi” era l’unica completamente a gestione diretta, grazie alla mobilitazione e alla qualità del vitto e degli operatori; nella sua gestione veniva rispettato anche il principio dell’efficacia e dell’equilibrio economico del rapporto qualità- prezzo e il “Ruggi” era l’unico presidio nel quale non veniva buttato o sprecato nemmeno un pasto».

Marcella Cavaliere