“Nuova”, c’è la ricapitalizzazione

Dal Comune 1,2 milioni per bloccare la liquidazione. I sindacati: «Tutelare i 48 lavoratori»

È vicina, almeno sulla carta, la soluzione per salvare i 48 dipendenti della società municipalizzata Nuova Manutenzione srl. L’azienda, nata nel 2010 dalla scissione di Alba Nuova operata dall’amministrazione di Giovanni Santomauro e dal medesimo governo messa in liquidazione un anno dopo, andrà verso la ricapitalizzazione.

È questa la strada, peraltro già percorsa nel 2012 ancora dall’amministrazione Santomauro (salvo tornare sui propri passi e annullare tutto tre giorni dopo), decisa dal commissario straordinario Ruffo. La bozza dell’accordo è stata già discussa lunedì pomeriggio, nel corso di una riunione al Comune tra Ruffo e le organizzazioni sindacali, ed inviata ai dirigenti dell’azienda.

Si parla di una ricapitalizzazione di Nuova mediante il versamento nelle casse societarie di 1.239.510,47 euro, annullando l’obbligo di liquidare la società entro il 30 giugno, per effetto anche della Legge di Stabilità 2014 (legge numero 147 del 27 dicembre 2013) che in sostanza ha abrogato le norme relative alla dimissione delle società strumentali. Tale possibilità resta comunque legata al parere del Ministero dell’Interno e della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio adottato dal Comune ormai un anno fa.

Le organizzazioni sindacali e i dirigenti di Nuova Manutenzione hanno chiesto una modifica dell’accordo, che sarà valutata nei prossimi giorni dal commissario. Si tratta, in sostanza, di prevedere in maniera prioritaria la difesa dei livelli occupazionali della municipalizzata, anticipando la possibilità di trasferire l’intero personale (48 lavoratori) tra i ranghi di Alba Ecologia nel caso in cui la ricapitalizzazione non dovesse andare a buon fine per l’assenza di un pare da parte del Ministero dell’Interno e della Corte dei Conti nei tempi attesi. Questa postilla eviterebbe di dover aprire un nuovo tavolo di confronto per trovare soluzioni alternative alla ricapitalizzazione, avendone una già ampiamente approvata.

Va verso la conclusione, quindi, il calvario dei dipendenti di Nuova Manutenzione, che dal novembre 2011 – quando l’amministrazione Santomauro decise per la liquidazione della società – vivono quotidianamente la paura di perdere il posto di lavoro. Ha sicuramente accelerato le cose la lettera inviata al Comune un mese fa dalle segreterie Fp Cgil e Cisl Fp di Salerno a firma di Pasquale Fernicola (Cgil) e Vincenzo Della Rocca (Cisl). Nella missiva di leggeva che «negli ultimi tempi Nuova srl, società in liquidazione del Comune, va avanti nell’incertezza, quando invece, visti i servizi svolti, avrebbe bisogno di un concreto piano industriale, ed i dipendenti, nello spirito di collaborazione e senso di responsabilità con la proprietà, continuano a svolgere i servizi a piccoli passi con brevi rinnovi del contratto». Un primo colloquio era già stato chiesto dai sindacati lo scorso 8 gennaio. «Sollecitiamo un incontro fra le parti al fine di dare esecutività al nuovo piano normativo – avevano allora scritto Fernicola e Della Rocca – risolvendo definitivamente la questione della Nuova srl, col trasferimento nell’altra società partecipata o, in alternativa, procedere ad una ricapitalizzazione che potrebbe assicurare certezza sui contratti di lavoro».

Francesco Piccolo

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