Notti estive in baita sulle vette del Cilento tra faggeti e cervi

Il ristorante “Rifugio dei briganti” è a mille metri di quota A pochi passi la suggestiva area carsica della grava di Vesalo

LAURINO. Se la calura estiva non dà tregua, una valida alternativa alle spiagge affollate e alle città roventi possono essere i rifugi di montagna: tranquillità, aria pulita, fresco, buona cucina e splendidi panorami d’alta quota. I posti sono mille, ma qualora se ne cerchi uno nel Cilento, a pochi chilometri dalla costa e dai centri abitati, è possibile recarsi a Laurino, in località Vesalo, nel cuore del parco nazionale e a circa mille metri di altitudine. È un vecchio rifugio del Corpo Forestale dello Stato, trasformato da alcuni anni in un accogliente ristorante dove è possibile da quest’anno anche pernottare in deliziose baite. “Il Rifugio dei briganti” è il ristorante più in alto del Cilento, nascosto in un faggeto dove spesso fanno capolino i cervi durante il giorno e i cinghiali durante la notte. Una struttura datata inizio Novecento, con gli interni in legno, dove sedendosi nella piccola saletta si ha davvero l’impressione di essere in un’antica cucina di casa. Acqua ghiacciata prelevata direttamente dalla sorgente ed energia elettrica alimentata da un generatore a benzina. «Ci arrivano prenotazioni da ogni parte del mondo – racconta Valter Tardio, titolare della struttura – la gente viene qui per rilassarsi, staccare per una giornata il cellulare e mangiare prodotti sani e genuini».

Fusilli fatti in casa, gnocchi, tagliatelle, carne paesana ma anche piatti a base di funghi, formaggio locale e tanti altri prodotti locali. Qui la fanno da padrone le ricette tradizionali, senza le rivisitazioni che vanno tanto di moda in questi anni. Il rifugio insiste lungo la vecchia via del sale, un lastricato romano utilizzato, un tempo, per portare il sale dal mare sino in Basilicata. A poche centinai di metri dal rifugio è possibile visitare la grava di Vesalo. Un gigantesco inghiottitoio naturale, uno dei fenomeni carsici più affascinanti del Meridione, al confine tra i comuni di Laurino e Valle dell’Angelo. Una voragine nella roccia calcarea, costituita da un doppio pozzo di 43 e 100 metri, nel cui fondo si apre una caverna a galleria, nella quale si riversano le acque del torrente Silenzio. Una cattedrale di pietra sprofondata nel gorgo della terra. Una montagna che da fuori è tra le più imponenti del Cilento ma che dentro è un gioco di prestigio: anfratti, pozzi, gallerie, strapiombi, fiumi, laghi, cunicoli, stalattiti, stalagmiti, sculture di calcare. Un paradiso tutto da esplorare che parla con la voce del vento e dell’acqua che qui scavano, erodono, ricamano. Un lavoro che va avanti da duecento milioni di anni. Per trascorrere una giornata in questo posto stupendo è possibile rivolgersi direttamente a Valter Tardio al 3389611851.

©RIPRODUZIONE RISERVATA