Non violentò la badante: assolto

Scagionato un medico di Castel San Giorgio. L’accusa aveva chiesto due anni di reclusione

Assolto da tutti i reati contestati un medico di Castel San Giorgio, che era imputato di violenza sessuale al tribunale di Nocera. I giudici hanno smontato le accuse respingendo ieri pomeriggio la richiesta di due anni di reclusione per un solo capo d’accusa. Nel corso del processo una delle presunte vittime aveva smentito l’accusa al banco dei testimoni.

Gli episodi contestati a carico del medico risalivano al 2005, quando secondo le accuse avrebbe abusato di una sua paziente, ma con la stessa procura a chiedere l’assoluzione, e al 2007, quando avrebbe commesso reati simili nei confronti di una straniera, assunta come badante, un episodio rimasto appunto in piedi fino alla richiesta di pena e poi smentito dalla sentenza.

I fatti contestati con riferimento alla paziente, che costituivano uno dei capi di accusa, erano già crollati durante il dibattimento, con la testimonianza della donna completamente discorde rispetto a quanto verbalizzato durante le indagini preliminari. Successivamente l’imputato aveva spiegato la sua versione dei fatti in chiusura del quadro dibattimentale. L’altro capo d’accusa contestato ipotizzava rapporti sessuali con scambio di regali e soldi nei confronti dell’altra presunta vittima, una badante che lavorava presso l’abitazione del medico. Il materiale probatorio arrivato al processo comprendeva minacce, assalti sessuali e reazioni, palpeggiamenti e atti osceni.

La donna secondo le indagini fu assunta dal medico nonostante fosse in Italia senza permesso di soggiorno, condizione che avrebbe creato le condizioni di bisogno perché il professionista provasse un approccio dietro ricatto. L’episodio incriminato, non dimostrato, si sarebbe svolto in camera della straniera, dove sarebbero stati trovati un pigiama e della biancheria intima strappati, anche se la reazione inattesa della donna le avrebbe evitato conseguenze peggiori con il medico che sarebbe riuscito a costringerla solo a farsi palpeggiare.

In un’altra occasione descritta nelle carte, il professionista, dopo aver assunto una compressa di Cialis avrebbe tentato nuovamente un atto sessuale con la badante, anche quella volta però senza esito. In altre occasioni ancora l’uomo avrebbe chiuso la donna nella sua stanza tentando dei diversivi per lo stesso scopo.

Le indagini curate dal sostituto procuratore e svolte dalla polizia di Stato, sezione pg della procura, partirono dall’episodio della badante e portarono gli investigatori a scoprire successivamente il secondo episodio risalente a due anni prima, nel 2005.

Il tribunale ha smontato tutte le accuse pronunciando piena assoluzione. Il medico era assistito di fiducia dall’avvocato Gaetano Leo.

Alfonso T. Guerritore

©RIPRODUZIONE RISERVATA