Non va al concorso ma è in graduatoria

Angri, una donna candidata al bando per vigile urbano ha poi disertato la prova. Presentata una denuncia in Procura

ANGRI. Arriva in procura il concorso per i vigili urbani a tempo indeterminato. A sollevare la questione è stata una insegnante angrese che si era iscritta al bando, senza poi presentarsi all’appuntamento per la prova al centro sociale di Salerno, riscontrando in un secondo momento la sua presenza nella graduatoria. Prima la sorpresa e poi la rabbia della donna, perché l’inserimento in quella lista significava che qualcuno, a sua insaputa, si era presentato utilizzando il suo nome, o peggio, qualcosa era andato storto in fase di valutazione degli elaborati.

Quel nome e cognome avevano poi avuto una successiva domanda di spiegazioni chiesta agli uffici comunali con attesa e convocazione per chiarimento. «Chi ha preso il mio posto? Chi ha usato il mio nome, dov’è la mia presunta prova visto che io non mi sono mai presentata alla selezione?». Le domande sono rimaste senza risposta. Alla precisa richiesta di avere in visione la prova svolta, la donna ha incassato la risposta: «Non c’è nessun diritto ad averla». Oltre alla denuncia sulla prova fantasma il concorso ha lasciato altri strascichi preoccupanti, come il caso di tre candidati inizialmente esclusi e poi reinseriti, con un passaggio inspiegabile da 17 a 21 per quanto riguarda il punteggio conseguito.

I numeri complessivi del concorso contano oltre mille domande, con trecento persone presenti alla prova incriminata. I nuovi vigili urbani ad Angri dovevano essere individuati con una prima prova preselettiva per la copertura di 4 posti a tempo indeterminato, part- time, per 18 ore settimanali, di agente di Polizia Locale, categoria C. Il concorso indetto dal Comune di Angri consisteva nella risoluzione di quiz a risposta multipla da risolversi in un tempo predeterminato. I 1015 candidati, dopo la scrematura dell’effettiva presenza alla selezione, erano scesi a trecento, con la candidata fantasma a cercare la sua prova, per appurare l’effettiva esistenza di un suo misterioso alter ego.

Lo stesso che potrebbe diventare l’obiettivo della procura nocerina, sulle tracce dell’ennesima “magagna” del settore pubblico.

Alfonso T. Guerritore

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