«Non trattateci come animali»

L’appello delle famiglie che saranno sgomberate dal Pastena e dalla Salvemini

«Non si possono sgomberare in questo modo decine di persone, tra cui donne, bambini e disabili. Il Comune non ci tratti come animali. Noi siamo persone». È l’accorato appello, probabilmente l’ultimo prima degli sgomberi, da parte delle famiglie che da circa un anno e mezzo vivono presso gli alloggi temporanei ricavati presso lo stadio “Pastena” e l’ex scuola “Salvemini”.

«Vorremmo avere un incontro con la commissione straordinaria che guida il comune di Battipaglia per capire se realmente possiamo trovare insieme degli spiragli – continua il gruppo di persone che vive allo stadio “Pastena” – siamo certi che insieme potremmo giungere ad una soluzione. Non siamo delinquenti o camorristi, anche se a qualcuno fa probabilmente comodo bollarci in questa maniera. Siamo delle persone, con figli e senza lavoro, che vogliono vivere in maniera dignitosa. Se avessimo delle concrete alternative, di certo non vivremmo in alloggi popolari. Chiediamo al Comune di parlare con noi, proprio come ha fatto con altre famiglie di Battipaglia. Non vogliamo regali o case gratuite, ma solo degli aiuti, ossia che il Comune ci metta in condizione di vivere altrove. Non vogliamo finire in mezzo ad una strada».

Continuano i componenti del gruppo di famiglie: «Il presidente della commissione straordinaria, Gerlando Iorio, aveva promesso, in un incontro dello scorso anno, che avrebbe trovato soluzioni individuali. Noi più volte abbiamo ricordato questa promessa, anche protocollando richieste ufficiali al Comune, ma nessuno ci ha mai chiamati. Non intendiamo vivere a scrocco dell’ente, giacché crediamo che faremmo concorrenza ad altri in questa attività. Siamo disposti a contribuire alle spese, a pagare una parte degli affitti, ma non sappiamo neppure con chi parlare al Comune. Per qualcuno siamo solo un problema, degli animali da cacciare via».

Lo sgombero degli alloggi presso lo stadio “Pastena” e l’ex scuola “Salvemini” avverrà probabilmente nel prossimo fine settimana, ed in ogni caso dopo una seconda riunione negli uffici della Prefettura di Salerno, che si terrà entro la giornata di domani. In tale sede saranno infatti definiti i tempi e le modalità di effettuazione degli sgomberi in questione. «Ci butteranno in mezzo ad una strada, sapendo bene che nessuno affitterebbe mai a noi un appartamento, pur essendo eventualmente in condizioni di affrontarne le spese», concludono con amarezza i rappresentanti delle famiglie.(f. p.)

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