Il direttore generale

«Non sono assediato Ho salvato il posto di tutto il personale»

All’esterno la protesta dei lavoratori delle ditte di pulizie, all’interno l’occupazione dei sindacalisti per il riconoscimenti degli arretrati: una Asl sotto assedio, la sede di via Nizza...

All’esterno la protesta dei lavoratori delle ditte di pulizie, all’interno l’occupazione dei sindacalisti per il riconoscimenti degli arretrati: una Asl sotto assedio, la sede di via Nizza “presidiata” fuori e dentro.

Direttore Squillante, è un momento nero per la sanità e e per chi la guida?

«Mi sento tranquillo, la protesta di stamattina (ieri n.d.r.) davanti alla Asl è solo un problema di ordine pubblico. Lunedì incontrerò i lavoratori e li ascolterò. Ma dico subito che in questa vicenda la Asl ha un ruolo marginale, è un problema che riguarda il contratto con la ditta che ha vinto l’appalto».

I lavoratori protestano per una riduzione di ore lavorative e quindi di soldi in busta paga, un’emergenza sociale: non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese

«Non capisco cosa c’entra l’Asl visto che parliamo di un appalto esterno. Ad agosto l’Asl ha fatto una gara per un anno. E’ stato aggiudicato l’appalto a una ditta unica la Dussmann Service s.r.l., alle condizioni previste dalla legge ed imposte dalla spending review. La gara è stata ultimata ad agosto, ci sono stati una serie di contenziosi, infine il Consiglio di Stato ci ha dato ragione con una sentenza di pochi giorni fa. Partiremo a inizio di febbraio. Ebbene mi pare che c’è stata una soluzione ottimale da un punto di vista sociale visto che sono stati salvaguardati tutti i posti di lavoro, tramite un servizio unitario. La ditta è ottima, assicura la pulizia dei Freccia rossa, una garanzia di qualità. Quindi nulla da dire».

Eppure un centinaio di persone ha protestato, alcuni sono saliti sul tetto della Asl, hanno minacciato di lanciarsi, c’è disperazione...

«Capisco tutte le rivendicazioni, ma i lavoratori che hanno manifestato stamattina (ieri n.d.r.) sono gli storici addetti della Cns, tutti della Cisl, che lavorano al presidio di Nocera. Hanno contratti per lavorare 24 ore ma fanno un’attività aggiuntiva che li porta a lavorare 36 ore. Chiedono che venga pagata loro la differenza, ma ovviamente non è una questione che interessa la Asl ma la ditta».

Continua intanto l’occupazione dell’Asl dei sindacalisti per il riconoscimento dei fondi contrattuali arretrati. Perchè la vertenza non si sblocca?

«Mi fanno delle richieste illegittime e non capisco perché si siano svegliati ora per chiedere arretrati che risalgono al 2011. Ho inviato una proposta che è l’unica possibile, una per il 2015 ed una per il 2014 con il trasferimento dei fondi per le fasce al salario di risultato».

Poi li ha invitati nuovamente a lasciare i locali della Asl

«Fermo restando i diritti, non si tiene conto del fatto che c’è gente che resta in attesa delle nostre decisioni. E’ una settimana che non si riesce a lavorare a pieno ritmo, mi sono organizzato ma certo si lavora a scartamento ridotto. Posso tollerare ancora un pò ma poi comunicherò la situazione al prefetto».

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