la riforma

Non piace la cancellazione del Tribunale per i minorenni

“Famiglia e minori: quale giudice?” È questo l’interrogativo al centro dell’incontro-dibattito organizzato dall’Associazione avvocati matrimonialisti italiani che si è svolto ieri al Tribunale....

“Famiglia e minori: quale giudice?” È questo l’interrogativo al centro dell’incontro-dibattito organizzato dall’Associazione avvocati matrimonialisti italiani che si è svolto ieri al Tribunale. Presenti il presidente del Tribunale, Giovanni Pentagallo, il presidente del Tribunale per i minorenni, Pasquale Andria ed il procuratore minorile Antonio Frasso.

Affrontato il tema della soppressione dei Tribunali per minorenni prevista nel disegno di legge delega del Governo Renzi, approvato il 10 marzo scorso alla Camera ed attualmente al vaglio del Senato. La riforma prevede la cancellazione dei tribunali e delle procure minorili e l’istituzione di “sezioni specializzate” per i minori e la famiglia nei tribunali ordinari; un cambiamento che non viene visto di buon occhio dagli operatori del settore e che desta dubbi a magistrati e avvocati minorili.

Ciò che viene contestato è la mancata specializzazione degli organi giudicanti ed inquirenti che a seguito della riforma si troverebbero a trattare questioni giudiziarie delicatissime di cui sono protagonisti bambini ed adolescenti. Anche a livello internazionale, oltre che europeo, il concetto espresso è il medesimo: l’esigenza di giudici specializzati per i minorenni.

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