Non fa vedere i figli all’ex Dovrà pagare i danni

La donna dopo la separazione aveva anche diffuso notizie diffamanti sull’uomo La sentenza obbliga la 43enne al risarcimento “morale”. Decisione innovativa

Il Tribunale di Nocera Inferiore, riunito in camera di consiglio con i magistrati Catello Marano, presidente, e Luigi Levita, giudice relatore, ha condannato una madre, D. L., quarantatreenne di Nocera Inferiore, al risarcimento del danno nei confronti dell’ex coniuge T. P., cinquantenne residente a Nocera Inferiore, «per manifesta infondatezza dell’istanza di affidamento esclusivo dei figli minori, non essendo emerso alcun elemento di concreto pregiudizio al loro interesse tale da indurre ad una rimeditazione del regime di affidamento condiviso».

L’ostruzionismo della donna, sanzionato dal tribunale, affonda le sue radici nel malessere collegato ad una delicatissima vicenda di separazione: in sintesi D. L. non tollerando la relazione che il coniuge, dopo la separazione, aveva intrapreso con una donna più giovane, con la quale aveva avuto anche un figlio, ha tentato di far revocare l’affidamento condiviso già disposto, attuando oltretutto gravissime strumentalizzazioni sui figli, ed anche una non trascurabile attività di diffamazione ai danni dell’ex marito.

Ovviamente l’uomo, oltre ad aver patito disagi verso i figli, ha anche dovuto sopportare il chiacchiericcio che si era ingiustamente diffuso in città, a causa delle malevole accuse dell’ex moglie, prontamente sanzionate dalla giustizia nocerina. L’importanza del citato decreto è stata adeguatamente evidenziata dell’avvocato matrimonialista e familiarista Alba De Felice, presidente onorario Ami Salerno: «Plaudo a tale pronuncia che, sanzionando in maniera così puntuale ed incisiva il deprecabile comportamento di una madre malevola, ha recepito l’assoluta necessità di predisporre una tutela immediata e diretta di diritti personalissimi e costituzionalmente garantiti tra i quali vanno, indubbiamente, annoverati quelli riconducibili alle relazioni parentali».

Spiega ancora l’avvocato matrimonialista: «Infatti uno dei diritti fondamentali del bambino è proprio quello di intrattenere contatti diretti e costanti con entrambi i genitori: il rispetto di tale diritto si identifica innegabilmente con un interesse superiore di qualsiasi bambino».

Conclude poi la De Felice guardano sempre in un’ottica privilegiata alla situazione che si viene a creare per la parte debole, che alla fine sono proprio i figli: «Diversamente, verrebbero sottratti al minore, ma anche al suo genitore, pezzi di vita, poi difficilmente recuperabili con un ovvio ed irreversibile pregiudizio per entrambi».

È questo un decreto dalla portata innovativa ed esemplare, uno tra i primi di questo genere nell’Agro nocerino-sarnese.

Maria Paola Iovino

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