Sala Consilina 

«Non dimentichiamo Violeta» 

II vescovo De Luca e il femminicidio: La persona umana merita rispetto

SALA CONSILINA. «Io sono un po’ triste, un femminicidio così efferato è rimasto nell’oblio, è già nell’oblio e si accentuano notizie insignificanti a discapito di quella che dovrebbe essere una mobilitazione umana». Con queste parole monsignor Antonio De Luca, vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro ha commentato la poca attenzione che si sta riservando alla tragedia di Violeta Senchiu, la mamma trentaduenne di nazionalità rumena deceduta domenica scorsa in seguito alle ustioni riportate dopo che il compagno aveva dato fuoco all’appartamento dove la coppia viveva in località Sagnano.
«La povera Violeta e i tre figlioli privati di questa fondamentale relazione umana – ha sottolineato il vescovo - non possono e non devono cadere nel dimenticatoio. Siamo invitati a mobilitarci non solo in un atteggiamento di umana sensibilità e solidarietà che comunque resta un vincolo, ma anche con una mobilitazione di pensiero e che non ci consente né l’indifferenza, né il silenzio. Se recuperiamo un profilo etico anche all’interno del servizio dell’informazione scopriremo quanto è importante non tacere queste tragedie umane, non perché esse debbano prostrare la riflessione ma perché riflettendo su queste vicende impariamo a rispettare la dignità di ogni persona indipendentemente dalle appartenenze etniche, politiche, nazionali».
Monsignor De Luca invita ad un maggiore rispetto nei confronti di chi vive una condizione di fragilità: «La persona umana – ha concluso - merita rispetto tanto più quando siamo davanti al caso di una fragilità, una donna, un bambino e tutte quelle persone che noi vogliamo ricacciare in una dimensione di lontananza e di esilio culturale e umano. La soppressione di un essere umano è un atto efferato, che richiama impegno, ci chiede di insorgere come cittadini e come cristiani».
Erminio Cioffi
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