«Non diamo la città a un commissario»

Lettera aperta di Galdi ai consiglieri: «Siate responsabili, governate con me fino al voto. Sono a rischio milioni di fondi Ue»

Il sindaco Marco Galdi, in una lettera aperta alla città, ha rivolto un appello alla responsabilità a tutti i consiglieri comunali. Consapevole dell’ennesima crisi politica che sta attraversando la sua amministrazione, il primo cittadino tenta di aggirare l’ostilità del gruppo di Fratelli d’Italia, che vorrebbe esautorarlo ma che, sinora, sembra non sia riuscito a raccogliere le firme sufficienti a presentare la mozione di sfiducia.

«Sono sicuro che ogni consigliere comunale è consapevole della delicatezza del momento – ha sottolineato il sindaco nella lettera – Ad aprile, quando si presenteranno le liste, è giusto che ognuno faccia la sua scelta, ma è importante che adesso la città non sia consegnata a un commissario prefettizio, il quale si limiterebbe a svolgere l’ordinaria amministrazione, ponendo a serissimo rischio tutto il processo di cambiamento in atto». Per questo, invocando come testimone tutta la città, Galdi ha chiesto ai consiglieri di «assumere, insieme a me, la responsabilità di governare sino alla fine del mandato». Ha, poi, rimarcato l’indipendenza decisionale dell’amministrazione, ponendo l’accento sul fatto che sarebbe un governo di cittadini, «senza la mediazione dei partiti politici, delle segreterie e senza influenze esterne».

Il sindaco non ha, inoltre, omesso un attacco a Fdi: «Il partito dei Fratelli d’Italia ha deciso di porre fine a questa esperienza di governo, per ragioni tutte riconducibili alla cosiddetta “politica” che tanto allontana i cittadini dalle Istituzioni e traducibili nel presunto voto non dato dai miei consiglieri di riferimento al candidato di centrodestra alla presidenza della Provincia. E tutto questo – ha aggiunto Galdi – mentre è in atto il più poderoso investimento in opere pubbliche mai registrato nella storia della città, con l’impegno di oltre 70 milioni di euro; mentre con il nostro consigliere regionale Giovani Baldi siamo impegnati per salvare definitivamente l’ospedale e per reperire ulteriori risorse per le frazioni; mentre si risanano i debiti delle partecipate e si mettono in campo altre iniziative comunali».

Poi l’amara ammissione: «Personalmente credo di aver ben speso questi anni al servizio della nostra città e sono orgoglioso di aver creato le condizioni per un suo rilancio effettivo, anche se ho dovuto ingoiare molti bocconi amari e subire prepotenze, pur di andare avanti. Non intendo buttare la spugna – ha concluso – perché interrompere prematuramente il percorso vorrebbe dire mettere a serissimo rischio il prosieguo di tutte le opere in corso, con il pericolo di restituire milioni di euro alla Comunità europea».

Alfonsina Caputano

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