Non ci sono più medici e la dermatologia chiuderà i battenti 

Un dottore è in pensione e l’altro ci andrà con l’anno nuovo Per le visite specialistiche è già necessario spostarsi a Eboli

La pelle dura. È quella che ci vorrà a Battipaglia a partire dal 2018, visto che dall’anno prossimo l’ospedale cittadino dovrà fare a meno dell’ambulatorio di dermatologia. Non ci sono più medici e allora si chiudono i battenti: per le visite dermatologiche ci si dovrà spostare a Eboli. E l’amministrazione comunale vuol vendere cara la pelle.
Da qualche settimana le porte dell’ambulatorio di dermatologia del "Santa Maria della Speranza" sono chiuse: il dirigente medico, Bruno Brunetti, sta beneficiando delle legittime ferie prima del pensionamento. Con l’anno nuovo, il dermatologo sarà in pensione, e non ci sarà nessun altro a rimpiazzarlo nella struttura ridotta all’osso: erano rimasti in due tra le mura dell’ambulatorio dell’ospedale battipagliese, ma l’altro dirigente medico, Francesco Musumeci, al pensionamento c’è arrivato già da qualche mese. E la porta che Brunetti si lascerà alle spalle rimarrà chiusa. Lo conferma Mario Minervini, direttore sanitario dell’ospedale di Battipaglia e dell’ebolitano “Maria Santissima Addolorata”: «I due medici vanno in pensione - commenta laconico il numero uno della struttura di via Fiorignano - e ad Eboli c’è già un ambulatorio di dermatologia». Il direttore sanitario e il direttore generale dell’Asl salernitana, Antonio Giordano, vogliono evitare i doppioni: «Non si tratta di reparti - dice Minervini - e gli ambulatori sono di carattere territoriale, e non ospedaliero».
Nell’ultimo anno, la struttura dermatologica di Battipaglia aveva accolto 250 pazienti: tra le mura della struttura erano stati diagnosticati 60 melanomi. E poi il supporto assicurato alle altre strutture, assicurando cure a ben 450 pazienti affetti da carcinomi. La dermatologia battipagliese è un prezioso punto di riferimento per le terapie con farmaci biotecnologici: altri reparti sono a Polla e a Pagani. E poi c’è l’ambulatorio di Eboli, che interagisce con il reparto di malattie infettive.
L’amministrazione comunale battipagliese, però, s’oppone al depauperamento dei servizi sanitari del “Santa Maria della Speranza”: «Non ci stiamo», dice il vicesindaco Ugo Tozzi. Comunica d’aver informato Cecilia Francese: «La sindaca mi ha detto che ne parlerà con i vertici dell’Asl». Il rianimatore commenta: «Questo servizio lo offriamo da sempre, e ora ci troviamo di fronte alle naturali conseguenze di un problema che andava avanti da tempo». E parla di due specialisti che l’Asl starebbe selezionando: «Perché non mandarne uno qui e un altro a Eboli?».
Carmine Landi
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