montecorvino rovella

Non c’è più posto al cimitero Salme parcheggiate in chiesa

MONTECORVINO ROVELLA. Ancora problemi al cimitero di Montecorvino Rovella. Questa volta a far discutere è la mancanza di loculi per le sepolture. Un paio di giorni fa una salma che doveva essere...

MONTECORVINO ROVELLA. Ancora problemi al cimitero di Montecorvino Rovella. Questa volta a far discutere è la mancanza di loculi per le sepolture. Un paio di giorni fa una salma che doveva essere tumulata è stata parcheggiata per diverse ore in chiesa per la mancanza di posto. Un grave contrattempo che ha mandato su tutte le furie i familiari del defunto. Gli addetti hanno fatto del loro meglio per reperire un loculo, ma ormai la frittata era fatta.

In comune, si dicono ottimisti per il futuro e certi che questo spiacevole contrattempo non si ripeterà più. «Entro qualche settimana, - fanno sapere dall’ufficio tecnico dell’Ente – faremo tutto il possibile per costruire almeno cinquanta nuovi loculi».

Intanto, l’emergenza è destinata a durare ancora per qualche giorno, fin quando le nuove tombe non saranno ultimate.

Tuttavia le estumulazioni, che qualche anno fa avvenivano dopo dieci anni, oggi avvengono dopo venti anni e non sono sufficienti da sole a coprire il numero dei defunti da seppellire con la conseguenza che spesso i feretri vengono riposti temporaneamente nella chiesa nell'attesa che si liberi un posto.

Questa gravissima situazione, già segnalata in passato alle autorità competenti, dovrà essere una priorità per la futura amministrazione che si andrà ad insediare entro la fine di maggio.

Identica situazione anche per le Cappelle delle Confraternite che operano sul territorio comunale che non possono accogliere più iscrizioni perché i posti a loro disposizione sono esauriti. «Nonostante gli sforzi degli operai che lavorano al cimitero - racconta un familiare di un defunto – l’intera struttura sta cadendo a pezzi ed è un peccato. Visto che - prosegue - il comune di Rovella non è stato capace in tutti questi anni di gestire in maniera adeguata questo patrimonio, chiedo al comune di Bellizzi di provvedervi, dato che il cimitero è per il 50 per cento di proprietà di Bellizzi».

Roberto Di Giacomo