«Non è più idonea la sede del distretto sanitario»

La denuncia del direttore della struttura di piazza XX Settembre a S. Severino «Farmacia nel sottoscala, manca la scala d’emergenza e il parcheggio è esiguo»

SEVERINO. Scomoda addirittura Machiavelli e la sua massima più celebre (“Il fine giustifica i mezzi”) per ribadire un concetto-chiave: l’assistenza sanitaria al distretto di piazza XX Settembre è eccellente, ma la struttura che accoglie gli ambulatori è inadeguata. A parlare è Giuseppe Manzo, direttore amministrativo dell’ex Cassa mutua. «Vado fiero dei servizi sanitari che offriamo - dice Manzo - sono delle vere eccellenze grazie agli ottimi medici, infermieri, amministrativi che abbiamo, ma la nostra struttura non è più idonea per le esigenze dell’utenza e degli operatori. Lo stabile risponde a una logica superata: qui prima c’era una vecchia Inam, già superata dalla legge 833/78. Ciò, però, non inficia la qualità dei servizi sanitari della nostra cassa specialistica, che è di rilevanza regionale. Basti pensare che abbiamo endocrinologi che assistono pazienti da Gragnano a Sapri, ma sono costretti ad operare presso l’ospedale “Fucito” di Curteri. La nostra farmacia è ubicata in un sottoscala dello stesso ospedale».

I problemi non finiscono qui. «Il parcheggio - prosegue Manzo - è piccolo e crea disagi agli anziani. Il centro “Juventus” era nostro, fu dato in gestione e ora rientra nell’azienda ospedaliera universitaria: sarebbe bastato un protocollo d’intesa per farlo riaffidare a noi».

Manzo continua a elencare i problemi: «La struttura - aggiunge - è priva di una scala di emergenza e ciò comporta anche mie responsabilità in caso di fughe innescate da eventuali terremoti o incendi. Al pian terreno, dove si fanno le prenotazioni, ci sono sempre lunghe file, ma lo spazio disponibile è esiguo: sono avvenute anche delle risse».

I diabetici devono andare al distretto sanitario per la prenotazione e il pagamento del ticket, poi devono recarsi all'ospedale “Fucito” per le cure, pagando due biglietti per il parcheggio dell’auto. «Disponiamo - aggiunge Manzo - di terreni a San Vincenzo in cui si potrebbe costruire un nuovo plesso. L’Asl, in verità, si sta interessando al problema».

Intanto, dopo la denuncia di Gerardo Liguori, sindacalista della Cgil, che ha evidenziato la carenza di operatori socio-sanitari e di infermieri presso il “Fucito”, interviene Gerardo Figliamondi, consigliere comunale del Pd, che ha presentato un’interrogazione al sindaco Romano. «Premesso - dice Figliamondi - che le organizzazioni sindacali hanno comunicato all’azienda il rischio di non poter più garantire l’assistenza e l’igiene adeguata ai pazienti per la carenza di personale, ho chiesto al sindaco quali iniziative intenda intraprendere per risolvere il problema».

Antonio De Pascale

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