L'INCHIESTA

Nomine e indennità all’Asl Salerno: «Un danno da due milioni»

La Procura della Corte dei Conti contesta la mancata indizione dei concorsi

SALERNO - Avrebbero dovuto selezionare il personale con avvisi di evidenza pubblica e non con selezioni interne: un modus operandi che avrebbe provocato un danno all’Erario pari a circa 2 milioni di euro. Dopo anni dalla fusione delle tre Asl in un’unica azienda sanitaria per tutta la provincia di Salerno, arriva un accertamento della procura generale della Corte dei conti per la Campania che ha interessato la scelta dei gradi apicali dell’azienda, dal 2012 al 2018. Le scelte di incaricare alcuni dirigenti interni risalirebbe all’Atto Aziendale emanato dall’ormai Asl divenuta unica, dopo la fusione del 2009 e che portò alla definitiva soppressione di tutte le articolazioni funzionali ed organizzative dell’Asl Salerno 1, che aveva sede a Nocera Inferiore, della Salerno 2 che era imperniata nei comuni attorno al capoluogo e della Salerno 3 che era operativa a Vallo della Lucania e nella zona sud della provincia. Secondo l’attività investigativa, le posizioni dirigenziali sarebbero state scelte illegittimamente, violando le leggi vigenti e con ricadute conseguenti per l’azienda sanitaria stessa e quindi per le casse pubbliche.

Salvatore De Napoli