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Nomine contestate alla “Gori” Comune aderisce alla protesta

FISCIANO. Il Comune di Fisciano aderisce alla protesta messa in atto dalla Rete dei sindaci per l’Acqua pubblica, nata nell’estate dello scorso anno a Roccapiemonte. L’assessore al bilancio, Franco...

FISCIANO. Il Comune di Fisciano aderisce alla protesta messa in atto dalla Rete dei sindaci per l’Acqua pubblica, nata nell’estate dello scorso anno a Roccapiemonte. L’assessore al bilancio, Franco Gioia, delegato dal sindaco Tommaso Amabile per seguire la delicata vicenda sugli aumenti tariffari imposti dalla Gori spa, ha manifestato sostegno e massima solidarietà alla denuncia formulata dalla Rete dei sindaci per contrastare l’assegnazione degli incarichi ai vertici società Gori. Che – è questa l’accusa – sarebbe avvenuta senza alcuna consultazione delle amministrazioni locali dell’ambito territoriale Sarnese–Vesuviano.

“La distribuzione degli incarichi avvenuta nella classe dirigente della Gori – si legge in una nota della Rete dei sindaci per l’Acqua pubblica – presenta più di un dubbio di legittimità giuridica, in quanto le nomine sono state effettuate dal commissario liquidatore, Carlo Sarro, in proroga da più di un anno solo per l’ordinaria amministrazione”. Duro anche il commento dell’assessore Gioia, il quale sottolinea «la totale mancanza di rispetto per le regole di distribuzione degli incarichi, che esprime un’evidente disparità di trattamento tra gli enti coinvolti in queste operazioni».

“L’operazione di spartizione – si legge ancora nella nota della Rete dei sindaci – avviene inoltre nella più totale assenza di prospettive per una società che ormai non riesce più a far quadrare i conti, offrendo un servizio completamente scadente”. Da ricordare che proprio il mese scorso, L’Autorità per l’Energia elettrica e il gas ha deciso di aprire un’istruttoria rispetto alle contestate modalità con cui si è pervenuto all’attuale definizione della tariffa del servizio idrico in “Ato3”. Intanto, l’assessore Gioia ha assicurato che il Comune di Fisciano continuerà a portare avanti il processo di sganciamento dalla Gori (società di gestione del servizio idrico comunale) mettendo in campo tutte le azioni legali che potranno consentire di riportare la gestione dell’acqua nell’ambito delle proprie competenze territoriali.(m. r.)