molossi senza calcio giocato

Nocerina ancora a riposo Terza domenica amara

NOCERA INFERIORE. Che senso ha se in campo non ci si va? L’ultima partita il 3 novembre contro il Gubbio. Arrivò la settima sconfitta di fila, maturata per errori grossolani di Kamana e per...

NOCERA INFERIORE. Che senso ha se in campo non ci si va? L’ultima partita il 3 novembre contro il Gubbio. Arrivò la settima sconfitta di fila, maturata per errori grossolani di Kamana e per atteggiamento contratto della squadra. Ma, almeno, aveva un significato. C’erano attese, emozioni, concentrazione, timori. Tutto quello di cui la Nocerina ha perso completamente traccia. Per scelta propria e per decisioni altrui.

All’Arechi l’ultimo impegno ufficiale da calendario: durò 20 minuti per i fatti ormai noti in tutto il mondo. S’è perso il gusto, s’è persa l’essenza del calcio: la partita. Solo amichevoli dopo quel triste 10 novembre: con la Gelbison sabato 16 novembre ed in famiglia questa mattina alle ore 10 al San Francesco (tempo permettendo). Il turno di riposo previsto del 17 novembre fu accolto con positività perché utile ad alleggerire le tensioni, le polemiche e l’enorme bolla mediatica creatasi dopo i fatti dell’Arechi. Ma tornare in campo sarebbe stato importante per restituire la Nocerina alla normalità. Dal 2 dicembre prossimo e per due settimane filate prenderanno pure il via le audizioni presso la Procura federale: ogni giorno due o tre tesserati rossoneri chiamati a rispondere alle domande di Palazzi, cercando di dar motivazioni valide per evitare il deferimento per illecito sportivo. Lunghe settimane in cui le vicende extra-calcistiche continueranno a prevalere sulle questioni di campo.

Un anno così nessuno l’avrebbe mai immaginato. Per tanti giovanissimi calciatori l’esperienza s’è trasformata da sogno ad incubo e per quanto il tecnico Gaetano Fontana tenti di tenere tutti sulla corda, di indirizzare la concentrazione del gruppo al campo, è praticamente impossibile non destinare risorse nervose (e di conseguenza fisiche) al pensiero di ciò che è stato e di ciò che sarà. La terza domenica di fila senza calcio giocato e la prospettiva di un ritorno in campo tutt’altro che entusiasmante: il derby contro la Paganese a porte chiuse e in campo neutro.

Class-action. Continua, intanto, la protesta di tifosi e cittadini nocerini contro quella che vien definita la macchina del fango. L’Associazione Nocerini, fresca di nascita, ha annunciato nella giornata di ieri attraverso comunicato ufficiale la prima iniziativa collettiva. Sarà destinata ai possessori di tessera del tifoso, “gravemente danneggiati – si legge nella nota ufficiale – da recenti provvedimenti restrittivi che hanno palesato l’inutilità e la mancata corretta applicazione di tale obbligatorio strumento di fidelizzazione”. Sarà una sorta di class-action attraverso la quale richiedere danni morali ed economici.

Filippo Zenna

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