Nocera, viabilità ko Fermo in un cassetto il piano per Cicalesi

La promessa di Torquato dopo le proteste dei negozianti La difficile convivenza con gli istituti scolastici della zona

NOCERA INFERIORE. Secondo le indiscrezioni circolate un mese fa, si sarebbe già dovuto mettere mano al nuovo piano traffico al quartiere Cicalesi di Nocera Inferiore. L’estate è ormai agli sgoccioli, come pure sono finite da tempo le lezioni negli istituti del popoloso quartiere nocerino, ma dei nuovi segnali non si intravede nemmeno l’ombra.

La sensazione dei commercianti, in trentaquattro hanno presentato una richiesta ufficiale al sindaco Manlio Torquato, è che si stia temporeggiando. Se passa luglio e agosto si brucia tra ferie e personale ridotto, i negozianti temono che a settembre, con la scusa delle scuole riaperte, si metta definitivamente da parte il provvedimento.

Eppure nei corridoi del comando della polizia locale alcune ipotesi erano già al vaglio dei tecnici. Si trattava di revisioni che avrebbero, pare, tenuto conto delle esigenze di tutti: residenti, commercianti, ma anche di chi è solo di passaggio per Cicalesi. Le speranze di rivoluzionare i sensi di marcia, sulla falsa riga dell’ordinanza dello scorso gennaio firmata dal comandante Francesco De Rosa, si riducono sempre di più.

La questione fu al centro del dibattito politico per diverse settimane, arrivando finanche al question time. Erano i giorni del clou della protesta, che vide i commercianti scendere in strada a bloccare il traffico e poi impegnati in un confronto a Palazzo di Città con il primo cittadino.

Il crono programma prevedeva prima la realizzazione della canalizzazione di largo San Biagio e del senso unico in via San Pietro, poi la revisione del piano traffico della zona.

Il sindaco Torquato, durante uno spazio televisivo dichiarò di voler andare incontro a tutte le esigenze: «Saranno verificate le modifiche possibili in modo che non penalizzino nessuno». Nella sua mente c’era un’idea: «Aprire un tratto a doppio senso». Ma nulla si è mosso.

Se la situazione resterà tale, alcuni commercianti e residenti si prepareranno a dare battaglia. Tra le ipotesi c’è una nuova petizione popolare da presentare al Comune che coinvolga tutti.

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