INDAGANO I RIS

Nocera Superiore, violenza sessuale: c’è una stanza segreta

All’interno del deposito i carabinieri avrebbero trovato prove importanti per l’identificazione dell’autore dello stupro

NOCERA SUPERIORE - Indagano anche i Ris sul caso di violenza sessuale ai danni di una giovane donna di Nocera Superiore. L'episodio risale allo scorso mese di ottobre, quando uno sconosciuto, spacciatosi per tecnico del gas, riuscì a farsi aprire la porta da una ragazza del luogo che viveva sola in casa, ed una volta dentro, abusò di lei, per poi dileguarsi nel nulla. Alcuni passanti sentirono le urla della donna che, dopo un iniziale blocco, riuscì a gridare e a chiedere aiuto. Il trambusto mise in fuga il malintenzionato ma molto probabilmente non riuscì ad evitare alla ragazza di subire la violenza. Come avrebbe poi raccontato ai carabinieri, la 30enne nocerina, per lo shock, sarebbe rimasta a terra, immobile, nel suo appartamento, per diverse ore. I passanti che erano stati attirati dalle richieste di aiuto della giovane, non sentendo più nulla provenire dall’appartamento della palazzina situata in una zona centrale del paese, avevano tirato dritto, riprendendo il loro cammino e non dando più tanto peso alla cosa. Solo in serata la povera ragazza si decise ad uscire di casa, ma era talmente sconvolta per la violenza subita, che probabilmente non si sarebbe rivolta, nell'immediato, a nessuno.

Il caso volle che alcuni conoscenti, incrociandola per strada, si accorgessero dei segni di violenza che la giovane aveva sul volto. Il viso della ragazza era tumefatto al punto da non poter passare inosservata. E fu così che i vicini della donna, vedendola in uno stato confusionale e con il viso, le labbra ed il collo tumefatti, allertarono subito i carabinieri. Appena giunti sul posto i militari si resero subito conto della situazione e accompagnarono la donna al pronto soccorso dell'Umberto I dove fu medicata e dove denunciò l'abuso, facendo partire le indagini.

Dopo alcuni mesi potrebbe essersi aperta una pista importante. Nei giorni scorsi i carabinieri avrebbero scoperto l'esistenza di una sorta di stanza segreta, uno sgabuzzino chiuso a chiave, con accesso attiguo all'appartamento della vittima. All'interno del locale sarebbero state rinvenute delle prove importanti che potrebbero inchiodare sia l'autore della violenza sia un eventuale mandante. Molto probabilmente il violentatore presentatosi a casa della vittima sotto le mentite spoglie di un tecnico dell'azienda del gas, non avrebbe scelto a caso la sua preda, non è escluso che in passato, mentre la donna era in uno stato di incoscienza a causa di sostanze allucinogene che gli avrebbero somministrato a sua insaputa, potrebbe essere stata vittima di altri abusi. Nel casotto degli orrori, oltre a resti di cibo, sarebbero state rinvenute anche delle boccette contenenti sostanze sulla cui natura indagano i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore e della Caserma di Nocera Superiore.Rinvenuta anche un'agendina. Ora si è in attesa dei riscontri investigativi dei Ris.

Luisa Trezza