LA SENTENZA

Nocera Superiore, stoccaggio dei sedimi: fu un “abuso” di Stato

I giudici danno ragione ai titolari di un suolo affidato al Commissario per il Sarno

NOCERA SUPERIORE - Il Consiglio di Stato boccia il Comune di Nocera Superiore. I giudici di Palazzo Spada hanno infatti riconosciuto le motivazioni presentate dai proprietari di un terreno in via Lamia, rigettate dal Tar, in seguito ad una disposizione dell’amministrazione comunale che stabiliva il ripristino dei luoghi. Il suolo in questione di circa 15.530 mq è quello che nel 2007 fu utilizzato dal commissariato per l’emergenza del fiume Sarno per lo stoccaggio e il trattamento dei sedimi provenienti dalla bonifica del fiume e dei suoi affluenti. L’area è quella che confina con l’attuale impianto comunale per lo smaltimento dei rifiuti. All’epoca, il Comune di Nocera Superiore, per consentire la realizzazione del sito di stoccaggio, in sede di conferenza di servizi assentì al cambio di destinazione d’uso da agricola a industriale dell’area. Dal 2008, per 36 mesi poi prorogati, il suolo fu a disposizione del commissariato che realizzò, «nel rispetto del progetto approvato, le opere necessarie per allocare l’impianto di stoccaggio, e segnatamente l’impermeabilizzazione, la pavimentazione e la recinzione dell’area». L’area fu restituita ai proprietari nel 2013 e nel 2015 il Comune «ingiunse agli appellanti di ripristinare lo stato originario dei luoghi». (sda)

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