IL FATTO

Nocera Superiore, la scala d’emergenza unico ingresso al liceo: è rivolta al “Galizia”

Due studenti e una docente non possono entrare in aula. Una struttura in ferro garantisce l’accesso alla succursale

NOCERA SUPERIORE - Nel 2021 per alcuni studenti l'unico modo per entrare in classe è salire una grossa scalinata in ferro. Una scala d'emergenza per superare un dislivello di quasi sei metri, divenuta da quest'anno l'unico accesso consentito alla succursale di Nocera Superiore del liceo artistico “Alberto Galizia” di Nocera Inferiore. Il plesso è diventato ormai una scuola off limits a causa della vicinanza con un edificio fatiscente. Per questioni di sicurezza, dunque, nei locali di Nocera Superiore si può accedere solo tramite uno scalone in ferro, una barriera insormontabile per chi ha problemi motori. Una situazione che rasenta l'assurdo e che ha provocato indignazione e rabbia soprattutto tra i familiari di due studenti speciali, uno dei quali è del tutto impossibilitato ad accedere a scuola. L'altro che invece non ha problemi di deambulazione, per il momento, approfittando anche delle belle giornate, accompagnato dalla madre riesce ad entrare in classe, ma quando le condizioni atmosferiche cambieranno, con pioggia e vento, anche per lui la scuola diventerà irraggiungibile.

Fino allo scorso anno, l'ingresso alla sede distaccata del liceo artistico nocerino avveniva attraverso l'ultima rampa carrabile che conduceva al plesso scolastico. Da quest'anno, per ragioni di sicurezza, stante la vicinanza di un vecchio stabile pericolante, il varco è stato interdetto, il vecchio cancello d'ingresso chiuso con un grosso catenaccio e studenti, docenti e personale scolastico, costretti a farsi le scale per entrare a scuola. Avevano atteso con ansia il ritorno in presenza, dopo due anni di grande sofferenza e disagi. Un rientro in classe che significava quasi il ritorno alla normalità, a quella socialità negata, eppure il primo suono della campanella ha coinciso con una brutta sorpresa per i circa 100 studenti del plesso dislocato all'interno del complesso dell'ex ospedale psichiatrico di Materdomini di Nocera Superiore, uno dei più grandi dell’Italia meridionale, confinante anche con l’omonimo santuario mariano . Per gli studenti, dunque, l’ennesima doccia fredda. Che l'ubicazione del plesso non fosse delle migliori era chiaro a tutti da anni. Prima del Galizia, infatti, i locali avevano ospitato una succursale del “Geometra” di Cava de’ Tirreni.

Ora, in attesa di lavori di pulizia e di sistemazione mai eseguiti e di migliorie mai apportate per rimpalli di competenze tra Asl, proprietaria degli immobili e Provincia, ente competente per gli istituti superiori di tutto il territorio salernitano, nulla o quasi si è mosso. Ma da quest'anno i problemi ed i disagi sono aumentati. Da quattro anni il plesso scolastico stava attendendo la risoluzione di un altro problema, quello dell'ascensore, che già costringeva a portare letteralmente in braccio qualche studente con problemi di deambulazione. Tra promesse non mantenute e ostacoli burocratici, la Provincia sarebbe finalmente in procinto di sistemare l'ascensore. Tuttavia, ora l'impedimento più grosso da superare resta la scala esterna di accesso a scuola. «Da anni chiedo maggiore attenzione per il plesso di Nocera Superiore - ha affermato la preside Maria José Vigorito - ma mi rendo conto che siamo abbandonati. Basta guardarsi intorno per vedere il degrado nel quale l'edificio è calato. Noi ci sforziamo di insegnare la bellezza ai nostri giovani studenti, ma purtroppo intorno a noi regnano l'incuria e l'abbandono più totale. Ora credo si sia superato ogni limite: due studenti impossibilitati a venire a scuola e anche una docente con le stampelle non può accedere al plesso».

Luisa Trezza