Nocera Superiore, i giudici bocciano lo stop all’edilizia

Il Consiglio di Stato accoglie l’appello contro il diniego di un permesso a costruire Ora si rischia una raffica di ricorsi e un’impennata di spese legali per il Comune

NOCERA SUPERIORE. Una sentenza del Consiglio di Stato potrebbe mettere in crisi la delibera emanata dall’amministrazione comunale con cui venivano bloccate sul territorio cittadino le attività edilizie inerenti l’edificazione di nuove strutture. A fare ricorso alla giustizia amministrativa era stato un cittadino di Nocera Superiore, Giovanni Petti. E ora il Consiglio di Stato ha accolto l’appello e l’istanza cautelare di primo grado, condannando, tra l’altro, il Comune a pagare spese per 1.500 euro.

La vicenda ha costituito il filo conduttore dell’ultimo consiglio comunale, che avrebbe dovuto incentrarsi sul bilancio. Tuttavia, i consiglieri di minoranza Roberto Ciancio, Giuseppe Fabbricatore, Bartolomeo Pagano e Roberto Viziola, che hanno sottoscritto un documento, hanno chiesto spiegazioni al sindaco sull’ordinanza del Consiglio di Stato con la quale veniva accolto il ricorso avverso il diniego di un permesso a costruire, con conseguente condanna del Comune. «Questo provvedimento, oltre a fare giurisprudenza e quindi a rendere accoglibili i futuri ricorsi e quelli in essere che risultano già numerosi – hanno spiegato i consiglieri di opposizione – conferma quanto denunziato dalla minoranza consiliare circa la scellerata decisione politica di dare agli uffici preposti un indirizzo assolutamente errato in tema di urbanistica, che esporrà ad innumerevoli azioni giudiziarie da parte di cittadini, con conseguente notevole esborso da parte del comune». Nel corso della seduta i consiglieri hanno inoltre protestato contro l’atteggiamento del sindaco e della maggioranza, accusati di opporsi all’approfondimento della questione «nonostante la stessa fosse strettamente legata ad argomenti di bilancio». Infine, la stoccata al presidente del consiglio comunale, Andrea Monetti, accusato di non ricoprire un ruolo super partes.

La discussione è degenerata fino all’abbandono dei banchi consiliari da parte della minoranza. Ad intervenire sull’argomento, anche Antonio Sessa, del gruppo extraconsiliare Movimento Libero, che bacchetta l sindaco Giovanni Cuofano. «Avevamo già detto che l’amministrazione è in difficoltà, soprattutto sulla delega all’urbanistica. Il sindaco ha voluto fare tutto da solo. Adesso dovrebbe dimettersi». A fargli eco, Francesco Minardi, del movimento Polis: «Gli scenari ora sono pericolosi per la nostra comunità, Polis è preoccupata per il fenomeno speculativo che potrebbe innescarsi sul nostro territorio. Non era più logico che l’amministrazione dettasse delle direttive?».

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