L'inchiesta

Nocera, ospedale senza gli infermieri: è il caos

Si spera nelle procedure di mobilità per portare altri operatori da Napoli. Ma anche i medici risultano insufficienti

NOCERA INFERIORE. «I problemi non sono cambiati, tranne il fatto che sono arrivati tre medici, tra l’altro insufficienti perché ne dovremmo avere diciotto». A parlare è Gennaro D’Andretta, Rsu Cgil e coordinatore del Pronto Soccorso dell’Umberto I.

A quanto pare, i problemi dovuti alla mancanza di personale persistono e continuano a creare disagi non solo ai pazienti dell’ospedale nocerino ma alla stessa organizzazione sanitaria. Tuttavia qualche spiraglio inizia ad aprirsi, grazie al probabile ingresso di nuovi infermieri provenienti dal napoletano. «Certo c’è un po’ di ossigeno – spiega – Sono partite delle lettere per quanto riguarda l’ospedale dei Colli a Napoli, per cui gli infermieri che hanno fatto domanda di mobilità possono venire anche a Nocera. Bisogna vedere quante persone risponderanno». Per adesso, sarebbero sessanta le lettere inviate. Ci vogliono circa tre mesi almeno per ridefinire il sistema.

Le lettere sarebbero partite due settimane fa. Preoccupanti i numeri del pronto soccorso. Sono trentadue gli infermieri, rispetto ai quaranta che ci vorrebbero per una condizione ottimale, e a fronte di circa 75mila accessi all’anno, cifra rimasta invariata rispetto al 2015. «Il punto è sempre che per poter garantire le ferie, qui si fanno salti mortali», continua D’Andretta.

«Dobbiamo prendere infermieri che vengono dagli altri reparti che ci danno una mano. Allo stesso tempo, dobbiamo sempre rispettare la legge 161 del 2014 e la normativa europea che impone non più di 48 ore settimanali e non più di 250 ore di straordinario annue. Questo comporta uno stress del personale e quando il personale lavora sotto stress chiaramente viene a mancare la serenità lavorativa che consente di offrire una buona assistenza». Da notizie ufficiose, pare che un numero ancora minimo di infermieri napoletani abbia già risposto alla richiesta urgente di personale: alcuni professionisti potrebbero arrivare a fine settembre. «Grazie agli infermieri e medici del Pronto Soccorso, nonostante tutto, è stato garantito il meglio», aggiunge.

«È chiaro che qualche volta non siamo riusciti a garantire le unità giuste e non siamo riusciti a coprire il turno. Avendo otto unità in meno, accade che già a giugno quello straordinario, riservato per tutto l’anno, viene esaurito. La direzione generale ha annunciato la deroga per i mesi di luglio e agosto. Ma come faremo fino a dicembre? Per i prossimi mesi dovremo garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea). Ma chi si prende la responsabilità di garantire che il personale venga remunerato?».