Viabilità

Nocera: mancano i segnali, un’odissea tra i caselli

Molti si perdono nelle strade di campagna mentre cercano di raggiungere l’A30. Spesso le indicazioni vengono cancellate

NOCERA INFERIORE. Tra segnaletica pressoché assente e scarsa illuminazione, raggiungere il casello dell’A30 Pagani-Nocera può risultare una missione impossibile per chi ha scarsa conoscenza del territorio.

Come si fa a trovare il casello dell’A30, punto di snodo dei collegamenti dell’Agro con la tratta Roma-Caserta-Avellino-Salerno? La domanda a bruciapelo richiede una rapida risposta. Facile per chi percorre quelle strade quotidianamente. Missione quasi impossibile per i malcapitati che non conoscono la zona e che, anche in tempi di navigatori satellitari, vorrebbero affidarsi alla segnaletica stradale. È il rovescio della medaglia di centri che ambiscono a diventare a vocazione turistica ma che per ora restano un dedalo impossibile di viuzze, stradoni di campagna, vie allagate al primo temporale e mancanza quasi totale di segnaletica stradale.

Percorrendo le strade che dalla discesa del monte Chiunzi dovrebbero condurre agli ingressi delle due autostrade che servono il territorio, è facile constatare la carenza di segnaletica stradale ed è altrettanto semplice ritrovarsi a vagare per le strade dell’Agro alla ricerca del percorso giusto.

Se per l’A3 Napoli-Salerno imboccare il casello di Angri Sud è quasi un gioco da ragazzi, grazie all’apertura della nuova stazione che consente di raggiungere in tempi rapidi Salerno e Napoli, il discorso si complica non poco per l’A30, la Caserta-Roma. Partendo proprio da Sant’Egidio del Monte Albino, dall’incrocio di via Bosco, scendendo dal Valico, ci sono solo indicazioni per l’A3: a distanza di poco meno di due chilometri c’è il casello di Angri Sud. E il nuovo casello ha parzialmente agevolato il compito degli addetti alla segnaletica stradale: bastano un paio di indicazioni e lo svincolo è facile da raggiungere.

Ma l’A30 dove sarà? Mistero. E allora il turista imbocca per istinto la strada a sinistra e percorre viale degli Aranci, costeggiando il casello di Angri Sud. Giunge all’incrocio: dell’A30 neanche l’ombra. Anzi, qualche vecchio cartello indica ancora svolta a destra per imboccare l’A3. Con l'ingresso del casello di fronte, chi consiglierebbe a uno sprovveduto turista di imbottigliarsi nel traffico per raggiungere il casello di Nocera?

Intanto, il dubbio resta: destra o sinistra? Roba da lancio della monetina. Un minimo senso dell’orientamento spingerebbe il viaggiatore a imboccare la strada a destra. Benvenuti a Sant’Egidio del Monte Albino, dice una delle indicazioni sulla destra. Magra consolazione: il turista sa dove si trova ma non dove deve andare. Pare semplice. Anche l’eventuale pedone di turno non avrebbe vita facile nell’illustrare il percorso da far compiere al nostro turista. E allora, via, anima e coraggio. Non resta che imboccare ancora una volta la strada sulla destra e percorrere tutto il centro storico della frazione San Lorenzo fino a giungere all’incrocio di via Leopardi (zona cimitero) a Pagani. Anche qui zero indicazioni. Proseguendo lungo via Leopardi,a metà strada ci si imbatte in una prima indicazione.

Seguendo le frecce si giunge all’incrocio di via Mangioni, nei pressi dell’ospedale di Pagani. E poi dove si va? All’incrocio tra il Mercato Ortofrutticolo e l’ospedale di Pagani una indicazione – sicuramente piccola rispetto all'importanza dell’incrocio – c’è; non resta che seguirla. Lungo il percorso, mentre alcuni segnali stradali continuano a indicare sul rettilineo che la strada è quella giusta, all’incrocio con via Zeccagnuolo manca ogni tipo di indicazione.

È l’incrocio che porta al casello e il turista deve ancora una volta affidarsi al suo senso dell’orientamento, unica guida affidabile. Proprio all’incrocio che porta al casello autostradale, un’altra amara scoperta: qui le indicazioni ci sono; ma non si leggono più.

Sono cartelli talmente consumati dal tempo e dalle intemperie da risultare praticamente illeggibili anche in pieno giorno. Per fortuna, proprio all’ingresso del casello, c’è il tabellone luminoso delle Autostrade a mettere l’automobilista in guardia dal “vento forte” e a indicargli la retta via. Ecco il casello: l’odissea del finto viaggiatore termina qui. Gli eventuali turisti sono avvisati: senza navigatore la vita nel dedalo di strade potrebbe risultare difficile.

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