IL CASO

Nocera Inferiore, spillano soldi a un anziano: 2 nei guai

In sei anni sono stati sottratti da una coppia di amici 110mila euro

NOCERA INFERIORE - Sono accusati di circonvenzione in concorso di persona incapace i due sarnesi chiamati a rispondere di un raggiro fruttato 110mila euro in sei anni, ottenuta con l’inganno, e ora al centro della richiesta di processo presentata nei loro confronti dalla Procura di Nocera Inferiore guidata da Antonio Centor e. Secondo le ricostruzioni degli investigatori dei carabinieri, partiti dalla denuncia della persona offesa, un uomo di Nocera Inferiore, e arrivati fino all’individuazione dei due responsabili, arrivati alle soglie del giudizio in attesa della fissazione dell’udienza preliminare, i due imputati in concorso, con più singoli episodi compiuti, «abusavano della deficienza psichica della vittima, anche se non interdetta, inducendolo a farsi consegnare in sei anni la somma di 110mila euro », raggranellati poco per volta.

In particolare, i due effettuavano ogni volta dei prelievi singoli sul conto corrente postale dell’anziano, il quale acconsentiva perché indotto in errore dalle “favole” inventate di sana pianta dai due presunti imbroglioni. I sarnesi infatti gli spiegavano delle difficoltà economiche, dei problemi giudiziari svariati, inventandosi poi delle vicende penali proprio a carico dello stesso anziano, che veniva così indotto a pagare. Tutto era falso e inventato, messo su ad arte per avere il beneplacito rispetto alle cifre e ai prelievi da svolgersi giorno per giorno, nell’arco di sei anni precisamente, con i movimenti ricostruiti dalle forze dell’ordine a partire dalla denuncia sporta ai carabinieri di Nocera Inferiore. «Servono soldi per l’avvocato » o «dobbiamo pagare le spese legali»: ogni volta, ogni occasione buona i due avanzavano richieste, fingendosi in buona fede, pronti a farsi in quattro, in particolare, per ottenere il benestare del titolare del conto corrente e del patrimonio.

Così, con una porzione per volta, il malloppo veniva accumulato dai due, i quali si recavano a praticare i singoli prelievi di volta in colta dal conto corrente postale acceso presso l’ufficio nocerino di via Cicalesi. Infine, ad un certo punto, il 18 giugno 2016, la vicenda si stoppava bruscamente per la presentazione della denuncia, perché la vittima si avvedeva di qualche stranezza, di qualche buco nelle versioni rappresentate dai due e in particolare, conseguentemente, nel patrimonio disponibile sul suo conto che era stato letteralmente saccheggiato. (atg)

L'ARTICOLO COMPLETO SUL GIORNALE IN EDICOLA OGGI