LA VIOLENZA

Nocera Inferiore, rissa dopo le molestie: in 8 a processo

Il tentativo d’approccio di un giovane con la minorenne diede inizio alla lite nella movida con mazze da baseball

NOCERA INFERIORE - Comincerà il prossimo 13 luglio il processo per le accuse di rissa aggravata a carico di otto giovanissimi imputati protagonisti di una violenta contesa nel mezzo della movida nocerina, in piazza del Corso, il 19 giugno 2019. Davanti al giudice monocratico per l’apertura del dibattimento saranno sentiti i primi testi di polizia giudiziaria, responsabili dell’intervento avvenuto nel mezzo della notte, con le ricostruzioni e le identificazioni svolte in fase d’indagine. L’episodio partì da un palpeggiamento a una ragazzina, fino ad arrivare a una zuffa, tutti contro tutti, con l’impiego di mazze da baseball e azioni di gruppo sparpagliate per le vie del centro. In particolare l’indagine originaria della Procura, guidata da Antonio Centore, riguardava 11 denunciati, con lo stralcio successivo e il filone principale ridotto a otto persone, raggiunte dalla notifica di avviso di garanzia a febbraio 2020, con l’iter giudiziario ora approdato al processo, fissato davanti al giudice del tribunale monocratico Paola Montone e la formula del decreto di citazione diretta a giudizio.

Gli otto ragazzi furono protagonisti di una violenta scazzottata con armi improvvisate e lesioni nel cuore della movida: secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, con l’impiego di filmati delle telecamere di videosorveglianza, due gruppi di giovani si affrontarono con mazze da baseball dopo l’affronto sessuale, con il palpeggiamento divenuto motivo del contendere.

La reazione degli amici della ragazzina divenne una caccia all’uomo con rincorse e a accerchiamenti, con l’idea di consumare una vendetta in pubblica piazza, diverse ore dopo mezzanotte: in quel frangente, allertati da numerose telefonate di allarme fatte da residenti e passanti terrorizzati, in una notte di venerdì, i carabinieri intervennero con un grande spiegamento di forze, con la convergenza sul posto di almeno sei vetture, impegnate a cinturare l’area per delimitare il raggio d’azione e chiudere il cerchio sui responsabili. Solo per uno dei coinvolti, non presente in questa fase ma stralciato con iter giudiziario separato, scattò la denuncia con l’accusa di violenza sessuale: ad avere la peggio, quando si trattò di stilare un bilancio dei fatti, fu un ragazzo di 18 anni che riportò ferite in varie parti del corpo. I più esagitati della rissa furono i “vendicatori”, amici della ragazzina, che cercarono il responsabile dell’approccio per le vie del centro armati di bastoni ed altri arnesi, seminando il panico.

Alfonso T. Guerritore