SOS SICUREZZA

Nocera Inferiore, ragazzino pestato in centro da 15 coetanei

Provvidenziale l’intervento di una donna che l’ha salvato dal “branco”. I poliziotti acquisiscono i video delle telecamere

NOCERA INFERIORE - «Allora mo nun puntimme vattere manco un amico dei nostri?» . Questo si è sentita rispondere una donna che verso le 23.30 di mercoledì scorso è intervenuta per salvare, letteralmente, un ragazzino di circa 15 anni, picchiato a turno da un gruppo di coetanei, con calci e pugni, sferrati in pieno centro a Nocera Inferiore. E non sarebbe la prima volta che accade proprio in quel punto e per mano delle stesse persone.

Protagonista il solito branco, con un capo un ragazzo sui 17 anni, che indossa un cappellino e occhiali scuri e che spesso vestono nello stesso modo, sempre di nero. Il capo branco sarebbe un giovane muscoloso che inizia le che altri giovani portano a termine. Violenze che la vittima addirittura accetterebbe di fatto pur di non essere isolata dal gruppo. «Per tre volte in due mesi ho assistito allo stesso gruppo di violenti in azione, con lo stesso capo, agire con violenza inaudita nei confronti di un loro coetaneo in via Papa Giovanni XXIII - racconta la donna che è intervenuta lanciando l’allarme - . Due mesi fa, li vidi fermare questo ragazzino alto e magrolino e sferrare forti pugni sul suo casco. La vittima rispose: “Quando avete finito me lo fate sapere” . Poi lo scorso mese, un ragazzo obeso, sempre in via Papa Giovanni XXXIII, ancora una volta per ordine dello stesso capo branco è stato picchiato». Mercoledì sera, la violenza è arrivata al massimo. «In una quindicina lo hanno trasformato come un sacco per allenamento di quelli che si usano in palestra per la boxe - specifica la donna - . Lo hanno rincorso da una panchina fino davanti alla chiesa di San Matteo e qui ognuno a turno gli ha sferrato un pugno dietro la schiena e un calcio allo sterno. Sono intervenuta richiamandoli, in mezzo a tanta gente che faceva finta di nulla. E quando ho detto loro si metterla, il capo branco, il solito, ha detto: «Allora mo nun puntimme vattere manco un amico dei nostri?» (Allora adesso non possiamo nemmeno picchiare un nostro amico?, ndr) . Poi lo hanno portato via, tirandolo per il collo. Sono allibita per quello che accade, mi dicono spesso. Bisogna prendere immediatamente provvedimenti ».

Sui social, la cittadina nocerina ha scritto di voler conoscere «le famiglie… capire come può un genitore, non vedere, i lividi che il figlio porta a casa ogni sera. Mi sembra di vedere un ragazzino in difficoltà che pur di non perdere gli amici rimane e diventa vittima serale di pestaggi da parte di quelli che lo chiamano amico. Questa non è una rissa. Trattasi di un ragazzino vittima unica, di pestaggio seriale! La gente che dice “vabbè è normale” si sta rendendo complice di una mancata (per ora) tragedia ».

Gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Nocera Inferiore hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza della zona per risalire al branco e denunciarli alla Procura per i minorenni appena la vicenda sarà chiara in tutti i suoi aspetti.

Salvatore De Napoli