IL CASO

Nocera Inferiore, guerriglia urbana in centro: s’indaga

Caccia ai gruppi che lunedì sera si sono affrontati dopo il coprifuoco in piazza del Corso con spranghe e mazze da baseball

NOCERA INFERIORE - Guerriglia armata per le vie del centro di Nocera Inferiore, in concomitanza con il coprifuoco, con due gruppi di giovani incappucciati alle prese con uno scontro ingaggiato a colpi di mazze. L’episodio, non il primo, si è scatenato alle 23 di lunedì sera, con le botte tra ragazzi a far partire l’allarme dei residenti. A quell’ora la città era semi- deserta, sguarnita anche per quanto riguarda le luci dei negozi, con le serrande chiuse da tempo e il campo libero in prossimità di piazza del Corso. I video, diffusi via social e ripresi da cittadini richiamati dal trambusto, mostrano tra i venti e i 30 ragazzi impegnati con una dotazione di mazze da baseball e spranghe di ferro, con i volti coperti: le ore serali hanno registrato il raid che non ha, al momento, un movente o una chiara ispirazione.

Secondo le informazioni raccolte e gli atteggiamenti immortalati dai video, i gruppi erano arrivati con una evidente premeditazione, testimoniata dal modus e dai dettagli fondamentali, dall’occultamento dei volti al numero di bastoni e arme bianche disponibili, evidentemente “numerati” in qualche modo per garantire l’azione criminale violenta. Il lavoro investigativo ferve in questo intervallo di tempo a cura della sezione anticrimine dei poliziotti del locale commissariato, guidati dal vicequestore Luigi Amato , in collaborazione con i carabinieri del gruppo territoriale del colonnello Rosario Di Gangi . Sul posto sono intervenuti diversi agenti e militariper disperdere i facinorosi, procedendo ad un sequestro immediato di diverse armi brandite, ora all’attenzione della procura, con il recupero di numerose fonti audio-video, tra telecamere disseminate lungo tutto il vecchio corso fino allo slargo dove ha sede piazza del Corso, più volte teatro di scontri simili specie in periodi pre-Covid 19.

L’emergenza sanitaria, piuttosto che scoraggiare alimenta l’intento bellicoso dei violenti, pronti a scendere in piazza e a scatenare il terrore. Nei giorni scorsi, come confermano le cronache e le testimonianze dirette sul posto, un altro gruppo di ragazzi aveva scatenato una contesa simile, senza però mascheramenti e armi organizzate, diffondendo il panico nella zona dell’istituto Magistrale, a lato del prolungamento che fa da riferimento per il passeggio e la vita pubblica al centro esatto della cittadina. La guardia alta delle forze dell’ordine ha sedato e fronteggiato l’azione in tempi rapidi, con la fase di identificazione in pieno svolgimento. Di certo il timore riguarda le prossime inevitabili riaperture e la movida, di nuovo, a riempire per un verso e per un altro la vita notturna della città dell’Agro: dietro la rabbia apparentemente immotivata cova un malcontento non chiaro, allo stato. Quella di lunedì sembrava più una missione, un appuntamento predisposto con tutti i crismi dello scontro, una sfida in strada con i cappucci e le mazze, per chiudere un conto, o forse per aprirlo.

Alfonso T. Guerritore