L'EMERGENZA

Nocera Inferiore, «Donate prima di andare in vacanza»

L’appello del primario Carmine Oricchio: «C’è carenza di sangue nell’Agro nocerino, ad agosto rischiamo il collasso»

NOCERA INFERIORE - «Donate il sangue, fatelo prima di partire per le vacanze, solo così potremmo scongiurare un'emergenza nei prossimi mesi». A lanciare l'appello, preoccupato dalla cronica carenza di sangue che si registra nei mesi estivi, è il dottore Carmine Oricchio , primario del Servizio di immunologia e trasfusioni dell’ospedale Umberto I. In questo periodo, il principale presidio ospedaliero dell’Agro, infatti, sta facendo i salti mortali per assicurare il sangue necessario in quanto, oltre a garantire le sacche agli ospedali del territorio, Sarno, Pagani e Scafati in primis, ma anche per garantire il giusto fabbisogno ai reparti del “Cardarelli” e del “Pausilipon” di Napoli, in forte difficoltà. Nonostante la pandemia, infatti, il centro donatori dell’ospedale nocerino ha funzionato a pieno ritmo, consentendo all'Umberto I di diventare addirittura autonomo. Un risultato raggiunto grazie all’impegno della direzione sanitaria di rimettere a nuovo la sala per le donazioni di sangue, offrendo così un servizio più rapido ed efficiente a chi si recava in reparto per quello che è considerato da tutti un gesto d’amore.

Tuttavia, nonostante il grande lavoro finora svolto, occorre fare un ulteriore sforzo proprio in questi mesi cruciali, dove purtroppo le richieste di sangue aumentano esponenzialmente e le offerte, per via delle vacanze, diminuiscono. «A tutti i cittadini dell'Agro rivolgo un accorato appello affinché si rechino a Nocera Inferiore ma anche all'ospedale di Sarno a donare sangue. Un gesto prezioso capace di salvare tante vite umane. Non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo, visto che come reparto abbiamo raggiunto un altro importante traguardo - continua Oricchio - . Infatti, è stata indetta la gara per l'acquisto di un irradiatore, una macchina fondamentale per tanti reparti. In questo modo, riusciremo ad offrire una risposta più celere a tanti pazienti. Prima, invece, gli autisti erano costretti ad andare a Napoli o a Salerno. Un altro obiettivo raggiunto per assicurare un livello di prestazioni sanitarie sempre più elevato ».

L'irradiatore, nel dettaglio, consente di eliminare i linfociti dal sangue che, se presenti, possono essere dannosi per il ricevente. «Siamo decisamente sulla strada giusta - conclude Oricchio - . Noi stiamo facendo la nostra parte, ora tocca anche ai cittadini del territorio venire a donare. Pure le istituzioni locali devono aiutarci a fare opera di sensibilizzazione ed a portare ogni giorno in ospedale sempre più donatori ».

Luisa Trezza