IL CASO

Nocera Inferiore, abusi edilizi nella palestra della scuola

Sala bar e deposito nei locali della Marrazzo: la Pro Casolla si aggiudica la struttura municipale ma deve abbattere le opere

NOCERA INFERIORE - Opere abusive nella palestra della scuola “Marrazzo” di Nocera Inferiore, il Comune ha emesso un provvedimento di abbattimento nei confronti dell’associazione che le ha realizzate. Per ripristinare i luoghi e rimuovere oltre 500 metri quadri di strutture non autorizzate, l’amministrazione ha previsto una spesa di circa 111.400 euro. La somma è stata finanziata per metà dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile e per l’altra metà è a carico delle casse comunali. Tuttavia, la «spesa, anticipata dall’Ente, sarà posta a carico del proprietario dell’area con recupero da parte dell’ente stesso», si legge nella determina firmata dal dirigente del settore Lavori pubblici, Gerardo Califano . L’accertamento degli abusi risale al 2013. A giugno di quell’anno l’ufficio Tecnico, in seguito a sopralluogo, riscontrò «opere presso la scuola comunale Casolla Marrazzo e palestra comunale, in area occupata dal Comune per la quale non sono stati ancora emessi provvedimenti ablatori », realizzate dal presidente «dell’associazione “Pro Casolla” ». I tecnici comunali stilarono un elenco dettagliato degli abusi realizzati: «Una tettoia, sala bar, sala da gioco e tv, deposito attrezzature e capannone adibito a sala ricreativa».

La struttura era costituita da «elementi verticali portanti in ferro e intelaiatura orizzontale sulla quale era fissata una lamiera del tipo grecata per copertura come pure le pareti perimetrali erano in lamiera e pannelli coibentati», per un totale di «circa 525,32 metri quadri e una volumetria di circa 2.232,57 metri cubi». Nell’agosto del 2013 il dirigente del settore Territorio e ambiente emise una «ordinanza di ingiunzione alla demolizione con ripristino dello stato dei luoghi». Dopo un anno, nell’agosto 2014, la polizia municipale eseguì un sopralluogo accertando «con verbale l’inottemperanza all’ordinanza di demolizione ». Da allora nulla è cambiato. Ora il Comune, a sette anni di distanza, procederà con la demolizione e il ripristino dei luoghi per i quali ha chiesto un co finanziamento al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile.

Negli ultimi mesi la struttura di via Iodice è stata spesso al centro dell’attenzione cittadina, così come l’associazione sportiva che la gestisce. Infatti, la “Pro Casolla” ha ricevuto l’aggiudicazione definitiva della palestra e del campetto di calcio annesso a settembre, a tre anni dal bando per la gestione delle strutture sportive minori e a due dall’affidamento provvisorio. Il provvedimento è maturato dopo due ricorsi al Tar e una diffida presentati dalla seconda associazione sportiva in graduatoria per la gestione del bene. Si è arrivati a ciò, come richiamato anche nel documento dirigenziale di affidamento definitivo, in seguito ad alcuni solleciti formali effettuati dall’avvocato Emiddio Siani per conto della “Gaetano Lamberti” che per cinque punti non la spuntò sulla “Pro Casolla”.

(sda)