No della Provincia ad altri inceneritori 

In Consiglio l’atto di indirizzo che recepisce le linee regionali  Sull’esproprio dei terreni si va verso l’apertura di contenziosi

In provincia di Salerno non sarà costruito più alcun termovalorizzatore. Anche Palazzo Sant’Agostino è pronto ad archiviare decisamente il progetto di Cupa Siglia. Lo farà nel corso del Consiglio provinciale convocato per il prossimo 18 dicembre alle 11. All’ordine del giorno, infatti, ci sono i provvedimenti relativi al termovalorizzatore. «In linea con la legge regionale – ha spiegato il presidente Giuseppe Canfora – che ha sancito in maniera irreversibile che non si farà l’impianto di termodistruzione, la Provincia di Salerno recepirà questa decisione con un preciso atto di indirizzo e dirà no all’impianto. È un provvedimento di natura essenzialmente politica». Questo perché ad oggi la Provincia di Salerno non ha più alcuna competenza per quanto riguarda la materia rifiuti, come tiene a precisare lo stesso Canfora. «Non abbiamo alcuna competenza per quanto riguarda il ciclo integrato dei rifiuti se non per quanto riguarda lo Stir di Battipaglia, che è di proprietà della Provincia – ha chiarito – Eventuali decisioni su questo settore possono investire questo ente più dal punto di vista di richieste di parere urbanistico. Tutto il resto è di competenza dell’Ente d’ambito che sta prendendo possesso di tutti i suoi poteri».
Resta aperto, però, il problema degli espropri che sono stati fatti nell’area inizialmente interessata dal progetto e che sono proseguiti fino a pochi mesi fa. «La questione espropri – ha commentato il presidente Canfora – è completamente indipendente da quanto andremo a deliberare lunedì prossimo. Probabilmente diventerà, piuttosto, tema di contenziosi». Insomma Palazzo Sant’Agostino si adegua a quanto stabilito dalla Regione Campania, che ha deciso di puntare su una raccolta differenziata spinta, sulla pratica di compostaggio domestico e di compostaggio di comunità degli scarti alimentari, piuttosto che sugli impianti di termodistruzione. Tutto questo nonostante lo stesso piano non sia in linea con quanto dettato dal ministero dell’Ambiente, che ha sollevato pesanti dubbi sulla legge per una serie di motivi, non da ultimo quello di non prevedere termovalorizzatori.
Il Consiglio provinciale di lunedì prossimo, tuttavia, non sarà incentrato solo su questo provvedimento. All’esame, infatti, anche la terza variazione di bilancio 2017, una serie di debiti fuori bilancio da dover riconoscere e l’approvazione del “Regolamento controllo analogo”.
Angela Caso
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