«No allo spostamento degli uffici» 

La protesta a Salerno dei dipendenti della Princes che dovrebbero andare a Foggia

«Giù la maschera»: lo hanno gridato ai vertici della loro società i 55 dipendenti della Princes Food and drink group, multinazionale inglese controllata al 100 per cento dalla società Mitsubishi, che ieri mattina hanno manifestato davanti alla prefettura di Salerno per chiedere di fare un passo indietro rispetto alla delocalizzazione degli uffici da Angri a Foggia.
Nella cittadina dell’agro c’è la testa del gruppo alimentare, che in Puglia produce le conserve che vengono poi distribuite in tutto il mondo. Quattro le sedi: Angri, Liverpool, Rotterdam e Varsavia. Undici invece gli stabilimenti nel mondo: l’unico italiano è quello del Tavoliere, gli altri sono dislocati tra Regno Unito, Polonia e Mauritius. Il gruppo leader del mercato alimentare nel Regno Unito ha acquisito nel 2012 la Ar industrie alimentari di Foggia e il personale della governance con sede ad Angri. Durante l’incontro in prefettura l’azienda si sarebbe detta disponibile ad aprire il tavolo delle trattative al ministero dello sviluppo economico, ma il trasferimento sarebbe imprescindibile.
Non è soddisfatta Lucia Pagano, segretaria provinciale della Cisal: «Stiamo valutando lo sciopero – ha detto Pagano – e nel frattempo abbiamo chiesto un incontro al Mise. Il rischio è che si perdano decine di posti di lavoro perché si mette impiegati e tecnici a scegliere tra il trasferimento e la famiglia».
Parla di «fumata grigia» la deputata del Movimento 5 Stelle, Virginia Villani: «Abbiamo cercato di aprire un dialogo. Siamo contrari alla delocalizzazione e non accettiamo che i dipendenti vengano costretti come ogni volta a scegliere tra la famiglia e il posto di lavoro». Ieri è stata presentata un’interrogazione al vicepremier Luigi Di Maio,per capire cosa può fare il governo, prima presentatrice la parlamentare Villani insieme ai suoi colleghi pentastellati Costanzo, Parentela, Aiello, Nesci e Nappi.(s. d’ a.)
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