«No alla vendita di piazza Mazzini» 

I consiglieri Naddeo, Gallo e Stasi votano contro il piano delle alienazioni. Stop all’ampliamento della Frales a Matierno 

Galeotto fu l’aggiornamento del piano delle alienazioni. Un provvedimento che sarebbe dovuto passare all’esame del Consiglio senza particolari problemi è diventato l’occasione per palesare tutti i malessere all’interno della maggioranza di Palazzo di Città. Veri protagonisti dello spacco sono stati i consiglieri Corrado Naddeo e Leonardo Gallo che, per motivi diversi, hanno espresso profonde perplessità sull’opportunità o meno di inserire nel piano l’allegato relativo alle aree da dismettere, quelle cioè di piazza Mazzini, via Vinciprova, ex cementificio e campo Volpe. «Purtroppo – ha esordito il consigliere Naddeo – riusciamo ad avere documenti di grande complessità solo 3 o 4 giorni prima dell’assise e facciamo la riunione di maggioranza solo poche ore prima. Tutto questo ci spinge ad andare di corsa e quando si va di corsa si sbaglia». Da qui i suoi dubbi sul prevedere altri 81mila metri quadrati di territorio comunale da poter edificare quando «la nostra è una città che decresce. I cittadini chiedono altro». Diverso il punto di vista del consigliere Gallo secondo il quale, in vista anche dell’aggiornamento del Puc, il punto doveva essere ritirato e discusso in un secondo momento. Decisione presa dopo che la richiesta dei consiglieri di opposizione di escludere il solo allegato B era stata bocciata dai dirigenti perché illegittima in quanto non esistevano ragioni tecnico- giuridiche a tale proposta.
«Stiamo commettendo un errore grossolano. State offendendo l’intelligenza – ha urlato il consigliere – Oggi stiamo decidendo di approvare un piano di alienazioni dove sono presenti anche delle aree che dovrebbero fruttare circa 60 milioni di euro. Stiamo quindi dicendo che contiamo su queste entrate. Che cosa accadrà se dopo l’aggiornamento del Puc queste aree non ci saranno più?». Tuttavia la richiesta di ritirare il punto non è passata. A votare con Gallo solo il consigliere Naddeo e i cinque rappresentanti dell’opposizione presenti. E l’atmosfera è peggiorata al momento del voto del provvedimento, con i consiglieri di maggioranza palesemente contrariati nei confronti dei loro due colleghi. «Non possiamo reggere a lungo una situazione del genere – ha commentato Massimiliano Natella – Tutto questo la dice lunga su quello che bisogna fare prima del Consiglio. Prima di arrivare in aula dovremmo avere gli strumenti per ragionare». Alla fine l’aggiornamento del piano è passato con otto voto contrari, ai sette iniziali si è aggiunto infatti anche Pietro Damiano Stasi convinto dalle argomentazioni del collega Gallo. La scena si è ripetuta quasi del tutto identica al momento di votare poi il provvedimento relativo all’approvazione della variante alle norme tecniche d’attuazione nell’area industriale di Salerno. I dubbi sollevati da Gianpaolo Lambiase circa il fatto che la normativa a cui si richiamava la delibera contiene dei refusi e che pertanto il provvedimento non andava approvato, ha messo sull’avviso i consiglieri Gallo e Naddeo che per la seconda volta hanno deciso di votare in maniera diversa dai colleghi di maggioranza (uno astenuto, l’altro contrario) dopo aver chiesto inutilmente un rinvio. Non a caso al termine del Consiglio, gli eletti hanno chiesto di potersi incontrare con il sindaco Vincenzo Napoli. E qui in molti di loro hanno puntato il dito contro i due consiglieri (in particolare Corrado Naddeo), mentre altri provavano a difenderli. Il risultato? Il sindaco ha assicurato un maggiore confronto ma per il momento non ci sarà nessun defenestramento. Ma la seduta di ieri andrà ricordata anche per l’atto di sfiducia che i consiglieri hanno dato alla Giunta votando contro la variante urbanistica per la ditta Frales di Matierno. Un provvedimento che aveva avuto il parere favorevole sia dell’esecutivo che dei dirigenti. Ben ventisei i voti contrari (compreso quello del sindaco) con la sola astensione di Antonio Cammarota, mentre altri avevano lasciato prima il Consiglio (assenza che è stata sottolineata in sede di riunione). E come se non bastasse, ieri c’è stata anche l’irruzione di Forza Nuova. Tre militanti al grido di “Vergogna” hanno cominciato a lanciare in aria volantini in cui si denunciavano inefficienze dell’Amministrazione. Sono stati allontanati e identificati da vigili, Digos e carabinieri. «Vergognatevi voi – ha tuonato il sindaco – Uno spettacolo indecente. Forza Nuova deve uscire fuori da questa stanza che ha ospitato il primo Governo dell’Italia dopo la guerra. Bisogna scacciare i fantasmi del passato».
Angela Caso
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