«Nitto Palma avrà tempo per conoscere Salerno»

Mara Carfagna ribadisce: «La nostra provincia sottostimata nelle liste Pdl Meglio un campano alla guida del partito regionale. Ora però stop polemiche»

SALERNO. Onorevole Carfagna, nel Pdl le malignità si sprecano. Nitto Palma non è stato carino.

«No, non è vero. Siamo un partito in cui si discute».

A proposito di Palma, ora non è più commissario, ma coordinatore regionale Pdl.

«Ribadisco la stima nei suoi confronti, ma continuo a pensare che la classe dirigente del Pdl per radicamento, competenze, orgoglio e dignità debba auspicare il ritorno di un campano alla guida del partito regionale».

E’ stata una decisione del partito nazionale.

«E’ una scelta di partito e come tale va rispettata. Nella sostanza non cambia nulla. Non è che ci sia molta differenza tra commissario e coordinatore».

Palma le ha risposto e ha detto che Salerno è ben rappresentata nelle liste per Camera e Senato. Ha detto che c’è lei, che c’è Mario Pepe e che a Napoli sarà eletto pure il salernitano Nino Marotta.

«Essendo io di Salerno è evidente che vivo il territorio con una passione diversa. Conoscendo le esigenze di una provincia così vasta e variegata ritengo che sia stata sottostimato, e dico questo non per polemica ma perché è un’osservazione da fare. Comunque stop alle polemiche, non chiedo le dimissioni di nessuno. Il mio non era un attacco e chi lo vive come tale sbaglia».

Nitto Palma ha detto che Mario Pepe ha avuto la sua stessa presenza sul territorio.

«E questo dimostra che non conosce il territorio, ma avrà tempo per farlo. Avrebbe dovuto sapere che quando sono stata messa in condizione di andare via dal partito provinciale, ho aperto una segreteria a Salerno proprio per continuare a essere presente e continuare a fare politica per il Pdl. Ma ripeto: ora basta polemiche, questa è una storia chiusa. Gli elettori non sono interessati alle nostre scaramucce.

Allora parliamo dei temi della campagna elettorale.

«Innanzitutto, abbiamo nominato il senatore Giuseppe Esposito coordinatore della campagna elettorale. Quanto ai temi il nostro avversario è la sinistra, che se andasse al potere assesterebbe un colpo mortale al Paese. L’ideologa è la Camusso che, come è noto, vuole la patrimoniale. L’unico effetto che sortirebbe sarebbe la fuga dei capitali all’estero e, alla fine, ad essere tassati ulteriormente sarebbero i ceti medi. Con la sinistra ci sarebbero più tasse ed aumenterebbe la spesa pubblica».

A proposito di tasse. Siete alleati con Lega che chiede che il 75% delle tasse del Nord resti al Nord.

«Così la questione è posta male, a vantaggio della sinistra che la strumentalizza. La verità è che quella è la tappa finale del federalismo fiscale e che le regioni svantaggiate potranno attingere al fondo di compensazione. Dal federalismo trarrà vantaggio anche il Sud, che non ha avuto benefici dall’assistenzialismo, perché che dovrà avere più responsabilità e trasperenza nella spesa pubblica.©RIPRODUZIONE RISERVATA