Niente surroga, carabinieri al Comune

Il caso Pellegrino-Altieri: il pm fa acquisire gli atti del Consiglio e la registazione audiovideo dell’assise del 29 novembre

Incompatibilità del consigliere Rosa Altieri: carabinieri al Comune per acquisire i verbali del consiglio comunale celebrato il giorno dopo la sentenza del giudice civile che aveva accolto il ricorso di Giuseppe Pellegrino. I militari venerdì mattina, su delega della procura, si sono recati a Palazzo di Città negli uffici della segreteria del Consiglio per acquisire i verbali della seduta del 29 novembre. Oltre agli atti comunali i carabinieri si sono recati anche nella sede di Radio Città, la radio locale che trasmette in diretta streaming le riunioni dell’assise cittadina.

La sentenza del giudice. Pellegrino, un anno fa, chiese il riconoscimento del suo diritto ad entrare in consiglio comunale attivato con la delibera di contestazione di incompatibilità dal parlamentino ebolitano a Rosa Altieri per un contenzioso in corso col Comune. Contestazione poi bloccata dallo stesso consiglio. Una procedura inaccettabile per Pellegrino che attivò le procedure legali presentando il ricorso. Il 13 novembre la sentenza con la quale il giudice Fortunato ha decretato l’incompatibilità della Altieri con la carica da consigliere. Nel consiglio comunale del 29 novembre si sarebbe dovuto procedere alla surroga in favore di Giuseppe Pellegrino in qualità di primo dei non eletti nella lista Eboli 3.0. L’assise cittadina, dunque, avrebbe dovuto avviare, in base alla sentenza immediatamente eseguibile, la contestazione di incompatibilità. Procedura che non venne avviata: per il presidente del consiglio Fausto Vecchio non era stata notificata alcuna sentenza. Rinviata la surroga in favore di Pellegrino, il capogruppo di Forza Italia, Damiano Cardiello, aveva contattato i carabinieri affinchè si rispettasse il giudicato ma senza sortire alcun effetto.

La denuncia di Pellegrino.All’indomani della mancata esecuzione della sentenza in Consiglio comunale Giuseppe Pellegrino, si era recato dai carabinieri della Compagnia di Eboli e presentò una denuncia querela per l’ipotesi di reato di “mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice”. Una denuncia che ha così attivato l’inchiesta della procura. A finire sotto la lente degli inquirenti sono finite in particolare le dichiarazioni rilasciate dal presidente Vecchio e contestate da Giuseppe Pellegrino: «Il presidente Vecchio ha rinviato, in un altro consiglio comunale, la discussione sulla sentenza sostenendo che non era stata notificata al Comune. Una cosa non vera, sono arrivato nell’aula consiliare con le notifiche inviate dal mio legale. Per questo, carte alla mano, sono andato dai carabinieri ed ho presentato un esposto. Entrare in consiglio comunale è un mio diritto lo ha sancito il giudice», aveva detto l’aspirante consigliere.

Nel frattempo Rosa Altieri, vinto il ricorso contro il comune, secondo quanto dichiarato dal presidente Vecchio nell’ultimo consiglio comunale: «avrebbe impugnato in appello contro la sentenza di incompatibilità». Nel frattempo la questione è già sul tavolo del prefetto che potrebbe inviare a breve comunicazioni al Comune. Chiuso il contenzioso contro l’Ente, la sentenza di incompatibilità della Altieri dovrebbe cadere in appello. Ma restano i risvolti penali, ora al vaglio della procura.

Angelica Tafuri

©RIPRODUZIONE RISERVATA