la vertenza silba

Niente stipendi, nuova agitazione

Ancora grave la situazione dei lavoratori di Cava e Roccapiemonte

Ancora grave la situazione degli operatori attivi nel gruppo Silba, la società proprietaria delle strutture socio-sanitarie di Cava de’ Tirreni (Villa Alba) e Roccapiemonte (Villa Silvia e Montesano). Sembra, infatti, che i problemi sugli stipendi continuino a rendere impossibile la vita dei lavoratori. Alla riunione delle sigle sindacali di giovedì erano presenti il provinciale Usb, Vito Storniello, l’Rsa Usb, Antonio Galotto e Francesco Angrisani, e gli Rsa Fials, Gerardo Russo, Lorenzo Petrosino e Aniello Izzo. Nel verbale è stato ricordato come già ad aprile fosse stata diffidata la Silba e come, in seguito a un incontro con il direttore generale della Asl Salerno, Antonio Giordano, fossero stati tutti rassicurati sulla convocazione di un nuovo tavolo di confronto. Un incontro che però non è mai avvenuto, nonostante le stesse sigle sindacali si siano recate ancora in regione Campania incontrando l’avvocato Postiglione.
Il 5 maggio invece c’è stato l’incontro con il sindaco di Roccapiemonte, Andrea Pascarelli, al quale sono state esposte le preoccupazioni degli operatori del gruppo Silba, in merito alla continuità del lavoro assistenziale, le mensilità arretrate e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Tuttavia ancora una volta non sarebbe stata inoltrata alcuna risoluzione del problema, che vede centinaia di lavoratori sul filo della disperazione sociale ed economica. Così sono state votate alcune azioni di protesta. Innanzitutto la proclamazione dello stato di agitazione, quindi una manifestazione in regione Campania prevista per il 25 maggio, eventuali giornate di sciopero e una diffida accertativa.
Da mesi ormai la storia va avanti, con scioperi, manifestazioni in strada e striscioni. Una condizione che potrebbe rappresentare una bomba sociale di preoccupanti proporzioni sul territorio.
Davide Speranza
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