Niente sconti ai Vissicchio I fratelli ancora agli arresti

Il Riesame ha respinto la richiesta di annullamento della misura cautelare Nei giorni scorsi “sigilli” ad una fiammante Audi 6 intestata ad Alfredo

AGROPOLI. Scuole fantasma: il tribunale del Riesame rigetta la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per i fratelli Mario e Alfredo Vissicchio, sebbene non riconosca per alcune dei reati ipotizzati le esigenze cautelari riscontrare dal gip.

Le complesse indagini condotte dalla guardia di finanza della compagnia di Agropoli, agli ordini del capitano Fabio Antonacchio, nell’ambito dell’operazione “Scuole fantasma” su tutto il territorio nazionale, aveva portato alla notifica dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per i fratelli Vissicchio, titolari di istituti scolastici paritari a Laureana Cilento e Ceraso (già sequestrati nel 2012), all’obbligo di firma per altri sette tra coordinatori didattici, assistenti amministrativi e “procacciatori” di nuovi studenti, e 132 denunce. Gli indagati, sottoposti all’obbligo della firma erano stati Renato D’Ambrosi, 74anni di Salerno; Elio Gonnella, 70 anni di Eboli; Stefania Cucco, 29 anni di Agropoli; Filippo Antonio Migliaro, 35 anni, di Agropoli; Genni Grambone, 36 anni, di Ceraso; Giuseppe Gambardella, 48 anni, di Potenza; Nicola Amoroso D’Aragona.

Le persone denunciate avevano falsamente attestato di risiedere presso indirizzi di comodo nel Salernitano, ma sono risultati residenti ed impiegati in Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Lazio, Calabria, Puglia e Basilicata. Dagli accertamenti è emerso che gli iscritti in cambio di somme tra i 2.500 ed i 5.000 euro, riuscivano ad ottenere un diploma da geometra o ragioniere senza frequentare le lezioni presso le due scuole.

I fratelli Vissicchio, difesi dagli avvocati Lorenzo Margiotta e Ennio Bonadies, sono stati interessati anche da una misura di prevenzione patrimoniale ai fini della confisca, che aveva riguardato 59 immobili conferiti in un fondo patrimoniale alla fine del 2012, ubicati ad Agropoli, Laureana Cilento, Torchiara e Ceraso, tra cui tre lussuose ville con piscina e numerosi appartamenti, cinque veicoli e disponibilità finanziarie per 1,7 milioni di euro depositate sui conti oppure investiti in polizze assicurative, di cui 240.000 euro posti a garanzia per l’acquisto in leasing, al prezzo di 2,5 milioni di euro, di un noto albergo di Agropoli, in ristrutturazione, che ospita un istituto alberghiero paritario parimenti gestito dai fratelli. Il tribunale di Salerno non ha però confermato il sequestro di buona parte dei beni dei Vissicchio. Il dissequestro ha riguardato gli immobili, un’auto e 5000 euro. Un nuovo sequestro è invece scattato in questi giorni per un’auto, un’Audi A6, intestata ad Alfredo e poi reintestata ad una familiare dello stesso.

Angela Sabetta

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