la politica 

Niente rimpasto, Lamonica resta 

Finito il valzer di nomi ma i Centristi per l’Europa vogliono la verifica

Giunta in freezer: finito il giro di valzer, ognuno torna sulla propria poltrona. Il vociferato rimpasto non s’ha da fare o comunque non si farà più, non adesso. Sembrano rientrati infatti i problemi personali dell’assessore alle politiche scolastiche, Angela Lamonica, annunciati proprio dal sindaco Massimo Cariello lo scorso lunedì, durante una riunione dei capigruppo di maggioranza. L’eco dei nomi buttati nel pentolone mediatico aleggia ancora nei corridoi delle segrete stanze. Per un’intera settimana tutti sembravano avere il nome adatto per cominciare, dopo due anni e mezzo dall’elezione della giunta Cariello, a costruire il cambiamento tanto agognato dai cittadini e tanto sognato anche dall’amministrazione in campagna elettorale.
Se i nomi abbondano, a mancare però è la poltrona. Nonostante la carenza dei numeri in consiglio, Lamonica, come Lazzaro Lenza sembrano essere salvi, sotto coperta.
Benché non si possa parlare di tempesta in mare aperto, visto che non ci sono fratture insanabili, Gianmaria Sgritta, capogruppo di maggioranza dei Centristi per l’Europa che di assessori non ne ha neanche uno pur avendo due consiglieri seduti in assise, fissa qualche boa sulla rotta. «Non facciamo lotte di poltrona. Ribadirlo non ha più senso visto che, anche in questi giorni di fermento politico, l’occasione, di spingere la mano, non ci ha fatto ladri. Chiediamo un verifica, questo sì. Bisogna rilanciare l’azione amministrativa e saremo critici come sempre lo siamo stati, fin dal nostro insediamento. Bisogna verificare se ci sono lacune nell’operato degli assessori in carica, se le deleghe sono state trascurate e a che punto siamo con gli obiettivi del programma. Non è una partita di calcio e il cambio non può essere effettuato sulla base di una donna in cambio di una donna o viceversa: ci sono scheletri che vanno tolti dagli armadi come il compostaggio, l’ex fabbrica Pezzullo e l’assegnazione dei servizi, come i parcheggi, che hanno bisogno di una soluzione rapida e definitiva. L’azione politica e amministrativa deve mettersi in moto perché non possiamo più lasciare nulla al caso».
La sfida del rilancio mette da parte anche le perplessità espresse solo un mese fa riguardo a una squadra di governo che i consiglieri avevano sfiduciato chiedendo un rimpasto politico. Si ha l’impressione di trovarsi dinanzi a quel paradosso del gattopardismo secondo cui è necessario che «tutto cambi affinché tutto resti come prima».
Laura Naimoli
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