castel san lorenzo

Niente più offerte sulla statua Polemiche alla processione

CASTEL SAN LORENZO. Un paese diviso in due per la festa del santo patrono, San Giovanni Battista. Tre giorni dedicati alla fede e alla preghiera che terminano stasera. Pomo della discordia, sono le...

CASTEL SAN LORENZO. Un paese diviso in due per la festa del santo patrono, San Giovanni Battista. Tre giorni dedicati alla fede e alla preghiera che terminano stasera. Pomo della discordia, sono le offerte che i fedeli appongono sul mantello del santo in processione. Usanza storica che si tramanda di generazione in generazione. Ma lunedì qualcosa è cambiato. Il parroco di Castello, don Domenico Sorrenti, dà il via alla processione dalla chiesa di San Giovanni Battista.

Escono in sequenza le statue dei santi Cosma, Damiano, Luigi, Francesco ed ovviamente quella del patrono San Giovanni. I fedeli non credono ai loro occhi, tutti i santi non hanno più il manto dove mettere le offerte. L’antica usanza – dopo le nuove e recenti disposizioni emanate dai vescovi nella nostra regione – è stata cancellata dal parroco, ma i cittadini e devoti non ci stanno e mettono sulle statue mantelli di fortuna con tanto di soldi fermati con mollette e spilli. La processione prosegue nel borgo antico, con il sindaco Gennaro Capo in prima fila insieme con altri amministratori locali.

Sembra procedere tutto per il verso giusto, la gente fa le proprie offerte, ma all’improvviso quando la processione arriva in piazza Umberto I, il parroco Sorrenti si accorge che sono state collocate le offerte sulle statue dei cinque santi e si arrabbia moltissimo. Dopo in sacrestia riceve anche la visita del primo cittadino, intervenuto per cercare di rasserenare gli animi. Ma la situazione rimane tesa.

Malumori tra i residenti e devoti che non hanno compreso il rammarico di don Sorrenti, per quelle offerte fatte appendere comunque sul manto del santo patrono e delle altre quattro statue.

Antonio Elia

©RIPRODUZIONE RISERVATA