Niente farmaci e lenzuola La ditta sospende il servizio 

L’impresa che si occupava della logistica al Fucito aveva vinto l’appalto solo per le pulizie I vertici dell’ospedale corrono ai ripari trasferendo personale interno. L’ira dei sindacati 

MERCATO SAN SEVERINO. Servizio di logistica sospeso all’ospedale di Mercato San Severino. La denuncia arriva da Pietro Antonacchio, segretario generale della Cisl Fp Salerno. «È l’ennesima beffa per il personale del “Fucito” – dice Antonacchio - ormai stremato per garantire l’assistenza e costretto a turni stressanti. Da ieri, infatti la Gesap, la ditta appaltatrice del servizio di pulizia, non effettuerà più la logistica, che invece prima garantiva impropriamente poiché il capitolato è solo relativo alla pulizia con presenza sulle 24 ore. Un accordo interno al presidio ospedaliero resosi necessario in attesa di reclutamento del personale con qualifica di operatore socio-sanitario, indispensabile per sopperire alla carenza di tale servizio, in una struttura dove la dislocazione delle unità operative vede indispensabile tale supporto».
Dunque, da oggi, all’ospedale di Mercato San Severino non ci sarà il personale che porterà farmaci, lenzuola e materiali vari, e per tamponare alla condizione creatasi, hanno trasferito operatori dalla cardiologia e medicina, per collocarli temporaneamente nei locali della farmacia al fine di garantire la distribuzione dei farmaci e alla dialisi. «Se a tutto ciò si somma la generale mancanza di presìdi, le barelle rotte e l’insufficienza di sedie a rotelle affermano i delegati rsu della Cisl Fp, Bonaventura Guariglia e Giuseppe Di Pietro - allora possiamo affermare senza ombra di smentita che la situazione è drammatica». «Allo stato – spiega ancora Antonacchio - si ribadisce la carenza nel presidio di Mercato San Severino di almeno 15 infermieri e 30 operatori socio-sanitari. Appare evidente che tale situazione non è allo stato più sostenibile. Pertanto invitiamo la direzione generale a un immediato potenziamento dell’organico di operatori socio-sanitari al “Fucito”, riservandoci, in assenza di un immediato riscontro, ogni azione a tutela della dignità dei lavoratori e dei pazienti interessati».
La scorsa settimana, un’altra nota era stata diramata dai sindacalisti degli operatori socio-sanitari, i quali evidenziavano lo stato di estremo disagio in cui versa questa struttura sanitaria, che ha un bacino di utenza molto ampio. Inoltre, ci sono ancora i lavori bloccati per l’apertura del nuovo pronto soccorso, al momento trasferito in una struttura provvisoria con letti che risulterebbero inadeguati alle attività. Si registra carenza di operatori socio-sanitari anche al reparto necroscopico e per le attività in urgenza notturna. Il centro dialisi al momento è sprovvisto di medici. Qui lavorano medici dell’Asl in autoconvenzionamento. Nei reparti di medicina, urologia, litotrissia e chirurgia d’urgenza si registra una carenza di personale con sole tre unità e un responsabile. In ultimo, non è stato ancora attivato il reparto di otorinolaringoiatria.
Mario Rinaldi
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