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Niente diretta del Consiglio, Tofalo scrive al ministro

ROCCAPIEMONTE. «Vogliamo le dimissioni anche da consigliere comunale». Gli attivisti di Roccapiemonte 5 Stelle non si fermano alle dimissioni da presidente del consiglio e invocano, nei confronti di...

ROCCAPIEMONTE. «Vogliamo le dimissioni anche da consigliere comunale». Gli attivisti di Roccapiemonte 5 Stelle non si fermano alle dimissioni da presidente del consiglio e invocano, nei confronti di Roberto Lambiase, l’uscita dalle scene politiche locali. Stesso discorso per la consigliera Gerarda Torino. Entrambi, in forza al governo locale, sono stati coinvolti nell’indagine inerente un “comitato d'affari” che avrebbe pilotato sentenze e aggiustato processi.

«Vogliamo le loro dimissioni per decenza amministrativa – specificano i pentastellati – finché non c’è sentenza nessuno è colpevole, ma avere amministratori indagati in una situazione così forte, ci induce a preferire che si torni al voto. D’altronde senza di loro, ad oggi, non ci sarebbe più una maggioranza».

Non è tutto. Durante l’ultimo consiglio comunale, infatti, sarebbe stata bloccata la diretta streaming. A farlo presente è stato il parlamentare Angelo Tofalo, che sul suo profilo facebook ha messo in chiaro l’episodio. «Dopo le ultimissime vicende che sembrano far intravedere una vera e propria associazione a delinquere che “aggiustava” cause in cambio di Rolex e ristrutturazioni edili, la democrazia a Roccapiemonte è definitivamente sospesa – ha scritto l’onorevole – durante l'ultimo consiglio comunale la giunta ha bloccato la diretta streaming, effettuata gratuitamente da persone del posto. Un gruppo di cittadini da anni opera per la trasparenza effettuando gratuitamente la diretta streaming con i propri mezzi, vista la carenza strutturale del proprio comune, ma stavolta ciò non è stato concesso». Così Tofalo chiederà al ministro degli interni l’accesso agli atti per capire cosa sia accaduto a Roccapiemonte.(d. s.)

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