Salerno

Niente bus di domenica, monta la protesta

Sabato catena umana a Cappelle per chiedere di ripristinare il servizio. Anziani e badanti le categorie più penalizzate

SALERNO. La domenica e i giorni festivi, i cittadini che abitano a Cappelle o a Matierno, se non hanno l’auto, sono destinati a restare intrappolati nei rispettivi quartieri. E la situazione non è migliore per chi in quelle zone della città deve arrivare per lavorare. La ragione? Sono almeno due anni che il Comune ha stabilito la soppressione della linea numero 18 dei pullman cittadini determinando, così, un forte disagio per gli utenti.
«I viaggiatori di questa linea ne hanno di recriminazioni da fare», preannuncia un signore mentre saliamo sul bus alla fermata di piazza Malta. «È tanto che protestiamo – racconta la signora Elena Milito che incontriamo a bordo del bus – ma nessuno ci ascolta. Non passa nemmeno l’11 e trovare un mezzo è praticamente impossibile, con il risultato che, soprattutto le persone anziane sono costrette a non uscire proprio. Io faccio chilometri per cercare un modo per spostarmi. Servirebbe proprio che ripristinassero questo servizio. Non fa niente che ogni giorno dobbiamo aspettare almeno un’ora tra una corsa e l’altra, ma almeno qualche mezzo la domenica dovrebbe pur esserci. D’altronde paghiamo fior di quattrini per l’abbonamento e non è giusto. Scrivete pure questo», si raccomanda.


È bastata una semplice domanda per far iniziare una sorta di assemblea improvvisata tra i passeggeri, tutti particolarmente indignati e arrabbiati per la situazione di forte disagio. «La domenica siamo completamente bloccati – interviene la signora Maddalena Passi – non sappiamo come fare e siamo costrette ad arrenderci e restare a casa. E, nel caso di un’emergenza siamo completamente impotenti». «Noi lavoriamo anche di domenica e ci dobbiamo arrivare per forza a Cappelle», aggiungono due signore originarie dell’Est Europa che fanno le badanti. «Siamo costrette a chiedere passaggi oppure prendiamo il pullman che si avvicina di più e poi ci tocca fare a piedi un lunghissimo percorso, servirebbe proprio che si rimediasse a questa situazione». Gli unici fortunati sono coloro che hanno la disponibilità di un’auto. «La domenica risolvo prendendo la mia auto – racconta un signore – ma non mi sembra giusto, visto che pago un abbonamento e avrei diritto a un servizio costante».


Una situazione di grande difficoltà che sia amplifica quando, ad esempio, ci si trova davanti a un ponte con più giorni festivi. «È assurdo dover vedere le vecchiette cariche di buste per la spesa perché devono fare la scorta per tutti i giorni di festa», racconta un ragazzo.L’unico a poter intervenire, per sanare questo problema che coinvolge numerosi cittadini, è il Comune perché da Bus Italia, l’azienda che si occupa di questo servizio, fanno sapere di avere le mani legate. «Siamo solo degli esecutori del piano stabilito dall’Amministrazione», spiega Antonio Barbarino, amministratore delegato della società che gestisce il trasporto a Salerno e in provincia. «La decisione di quali linee e quando attivarle non spetta a noi. Non c’è alcun problema rispetto alla disponibilità dei mezzi, se si deciderà di prorogare il servizio ai giorni festivi noi non ci sottrarremo».
Non si arrendono allo stato delle cose, però, gli attivisti del “Movimento per la gente onesta” che sabato 27 maggio alle 10 e 30 chiamano a raccolta i salernitani per partecipare a una catena umana in piazza Cappelle Superiori (all’altezza della chiesa sconsacrata).

«Siamo stanchi di presentare petizioni che, puntualmente, cadono nel dimenticatoio», chiarisce il coordinatore campano Michele Di Martino. «Chiediamo a tutti i cittadini di partecipare alla manifestazione perché questa è una battaglia per rivendicare un nostro diritto. Il Comune deve spiegare ai residenti di questi quartieri e a tutti i salernitani che pagano le tasse perché riesce a trovare i soldi per finanziare le attività più disparate e poi non ha le risorse per assicurare un servizio basilare. Qui rimaniamo tutti a piedi». Durante la protesta sarà portato in piazza un manichino a grandezza naturale raffigurante una delle tante attrici che hanno fatto da testimonial alle Luci d’artista. «Per i cachet ai vip il Comune riesce a trovare i fondi che spariscono se si tratta di rendere migliore la qualità della vita dei salernitani, soprattutto delle tante persone anziane che abitano questi quartieri». All’iniziativa sarà presente pure il consigliere comunale Dante Santoro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA