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Netturbino suicida Risarcimento negato ai familiari

SICIGNANO DEGLI ALBURNI. Suicidio del netturbino Scaramella: La Corte d’Appello rigetta la richiesta di risarcimento avanzata dagli eredi e li condanna al pagamento delle spese legali. Si è tenuta...

SICIGNANO DEGLI ALBURNI. Suicidio del netturbino Scaramella: La Corte d’Appello rigetta la richiesta di risarcimento avanzata dagli eredi e li condanna al pagamento delle spese legali. Si è tenuta pochi giorni fa, l’udienza del processo civile che ha visto coinvolti gli eredi Scaramella, l’ex sindaco Domenico Pizzicara e il Comune di Sicignano degli Alburni, quest’ultimo quale responsabile civile e difeso dall’avvocato Antonio Turco.

Tutto ha inizio nel 2002, quando Davide Scaramella, netturbino a Sicignano, si toglie la vita impiccandosi nella sua casa. Scaramella, sposato e con figli, prima di morire aveva scritto una lettera in cui definiva il suo gesto come una conseguenza di mobbing, maltrattamenti e vessazioni da parte dell’ex sindaco di Sicignano, Pizzicara, e di altri due amministratori, questi ultimi poi assolti. Una lunga battaglia giudiziaria quella tra gli eredi Scaramella, Pizzicara e il Comune, vicenda che ha visto sul banco degli imputati l’ex sindaco e il Comune, quale responsabile civile, a cui gli eredi hanno chiesto un risarcimento danni. Nelle aule della sezione penale, Pizzicara è stato accusato di aver maltrattato Scaramella, sottoponendolo a una serie di vessazioni a causa delle quali il netturbino si sarebbe suicidato.

La Cassazione aveva rimesso alla Corte d’Appello, l’individuazione di eventuali comportamenti suscettibili di risarcimento.

Mariateresa Conte

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