«Nessuno potrà mai mandarmi a casa»

Angri, Pasquale Mauri smentisce le dimissioni da consigliere e lancia la sfida al neo primo cittadino Ferraioli

ANGRI. Pasquale Mauri rompe il silenzio dopo la sconfitta al ballottaggio. In realtà non vuole commentare la sconfitta. Preferisce pensare ai progetti ed alle iniziative. Nessun commento neanche sul suo avversario, Cosimo Ferraioli, che gli ha sottratto la fascia tricolore. Alla richiesta di una analisi del voto e di individuare i colpevoli della disfatta tra i componenti della sua coalizione risponde di non aver nulla da contestare a nessuno.

Gli angresi che si sono recati alle urne al ballottaggio hanno deciso di cambiare amministrazione: quanto pesa questa sconfitta elettorale?

Chi credeva che questa situazione potesse fermare o deprimermi resterà deluso. Inutile dire che il dispiacere c’è stato, ma non posso lasciarmi prendere dall’amarezza, perché il 45 per cento degli elettori ha votato per me anche al secondo turno e ho il dovere di ricominciare subito a lavorare.

C’è già chi aveva dato per scontate le sue dimissioni in consiglio...

Non c’è nulla di vero. Perché poi dovrei dimettermi? Certo, non posso sapere oggi cosa accadrà domani, potrei dover fare delle valutazioni di diverso tipo, ma ora non mi tirerò indietro dallo svolgere il compito che mi è stato assegnato dagli elettori.

C’è qualche componente della sua coalizione che le ha remato contro o che non si è impegnata per consentirle di bissare il mandato?

È falso. Non solo sono soddisfatto di tutti i componenti della mia coalizione, ma se dovessi tornare indietro sceglierei di nuovo le stesse persone.

Non ha ripensamenti neanche sull’alleanza con il Pd? C’è chi pensa che l’abbia danneggiata.

Di certo non sono io che lo penso, anzi come ho già detto prima stringerei, col senno di poi, tutte le alleanze che ho stretto, Pd in primis. La mia squadra politica ora riparte proprio insieme al Pd di cui sono molto soddisfatto.

Quali i progetti?

Darò seguito a quello che ho detto nel corso della campagna elettorale, e sarò il promotore della filiera con la Provincia e la Regione. Poi mi dedicherò a tempo pieno all’impegno politico.

In cosa si sostanzierà quest’impegno?

La risposta è molto semplice e una sola: rafforzerò la mia squadra. Attualmente non ho più sulle spalle il peso di dover governare la città, quindi mi sono alleggerito, pertanto posso dedicarmi a trecentosessanta gradi alla vita politica e al mio gruppo, formato di uomini e donne competenti e di valore, a cui cercherò di dare entusiasmo e slancio. Loro hanno creduto in me ed io credo in loro. Questo è solo l’inizio.

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