«Nessuno ha vietato il presepe alla Moro» 

Vallo della Lucania, la docente Serra replica ad Aloia. E il preside annuncia una lettera di chiarimenti

VALLO DELLA LUCANIA. Niente presepe all’istituto scolastico “Aldo Moro” di Vallo della Lucania: il dirigente scolastico Nicola Iavarone, dopo le proteste del sindaco e dei genitori, ha scelto la strada del silenzio. «Scriverò una lettera in cui spiegherò cosa è accaduto», ha tagliato corto il preside, finito da due giorni al centro delle polemiche per aver vietato, questa almeno è la prima versione della vicenda, di allestire la Natività all’interno dell’istituto per non discriminare i bambini stranieri che lo frequentano.
Ma c’è invece chi lo difende. «Non vi è stata da parte del dirigente alcuna circolare in cui è stato scritto che noi non potevamo organizzarci per il Natale nella scuola, tant’è vero che io come insegnante questa mattina ho preparato una canzone in inglese con gli studenti», spiega Francesca Serra, insegnante e consigliere comunale di minoranza.
«Si è alzato questo polverone ma a me questa vicenda non risulta – continua – Mettere fuori una notizia del genere creando discussione non è corretto. Mi sono sentita offesa come insegnante e come consigliere comunale. Ognuno nella nostra scuola può preparare il presepe o organizzare eventi come si è fatto ogni anno, quindi vorrei tranquillizzare tutti i genitori”.
Intanto il sindaco Toni Aloia, dopo aver pubblicato su Facebook la lettera di protesta inviata al dirigente, è stato sommerso da centinaia di messaggi di cittadini indignati per quello che sarebbe accaduto a scuola. «Imparare a rispettare le proprie tradizioni, capirne il senso e percepirne l’importanza - scrive Annagrazia Di Nardo - sono i primi passi per imparare a rispettare le tradizioni e la cultura degli altri. Se non diamo importanza alla nostra storia non potremo mai rispettare una storia diversa dalla nostra».
«Pienamente d'accordo con il sindaco - scrive invece Marisa Grammaldo - Inclusione non è rinnegare la propria religione, le tradizioni millenarie e la propria storia. Il dirigente scolastico le tradizioni dovrebbe garantirle, non sopprimerle!». E ancora: «Non è possibile che a Vallo si pensi di annullare il Natale scolastico ai nostri bambini», ha tuonato invece Sabato Mautone. Ma c’è anche chi la pensa diversamente. “Non mi risulta che il dirigente abbia vietato il Natale e i suoi simboli - scrive Grazia Botti Curci - che amarezza! Le bugie sono sempre alimentate per deprimere chi ha voglia di lavorare e si dedica al suo lavoro».