«Nessuna pressione dalle cooperative»

Parlano i presidi degli istituti scolastici dopo le dichiarazioni dell’assessore Gioia sull’assistenza agli alunni disabili

Nessuna pressione da parte delle cooperative: parola dei presidi. Sull’assistenza specialistica ai ragazzi disabili, intervengono i dirigenti degli istituti scolastici battipagliesi. E scagionano le cooperative. Sabato scorso li aveva chiamati in causa l’assessore alle politiche sociali, Michele Gioia, esortando gli organi dell’informazione a parlare con i presidi, dei quali, comunque, ha pure elogiato l’operato. Con una circolare di qualche mese fa, la dirigente comunale del settore politiche sociali, Anna Pannullo, aveva richiesto agli ufficiali scolastici «di trasmettere una ridefinizione delle ore di assistenza specialistica previste nei Piani educativi individualizzati, da redigersi tenendo in conto la difficoltà che l’Ente avrebbe nel dover assicurare un servizio di assistenza pari all’orario scolastico».

Gioia aveva detto che «la Pannullo potrebbe aver fatto la richiesta per tutelare dalle vessazioni delle cooperative». «È una bufala – dice Annamaria Leone, dirigente delle Salvemini – perché nessuno ci ha pressati, e i bimbi, che hanno grandi necessità, hanno davvero bisogno di più ore: siamo noi in primis a chiederle, ma non veniamo accontentati. Di prova a sopperire con la grande disponibilità del corpo docenti, degli insegnanti di sostegno e degli operatori».

Le fa eco Alessandro Turchi, preside del ProfAgri. «Hanno detto una balla perché, in genere, le cooperative sono rette da persone molto responsabili, che conoscono i bilanci delle amministrazioni».

Anche Giacomina Capuano, dirigente delle Marconi, specifica che «non c’è nessuna vessazione dalle cooperative, c’è realmente bisogno di più ore. L’istituto s’è già attivato per tutte le procedure». E ad avvertire l’esigenza che «questi ragazzi beneficino di maggiore assistenza» è anche la dirigente del Besta-Gloriosi, Silvana D’Aiutolo: «Eppure da noi non ce ne sono molti».

Tra gli istituti di istruzione superiore, è il Ferrari ad avere il maggior numero di ragazzi bisognosi di assistenza: «Alle famiglie dei disabili – dice Daniela Palma – andrebbe data tutta l’assistenza possibile. Non c’è pressione per gonfiare le ore dei Piani educativi».

Dario Palo, preside delle Fiorentino, non solo smentisce le ipotesi di vessazioni, ma lancia anche una proposta: «Ci si incontri già a giugno con il Comune, il Piano di zona, le scuole e le rispettive Asl».

Carmine Landi

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