ex cofima

«Nessuna lottizzazione di Califano»

La magistratura penale ha archiviato il provvedimento emanato dal settore Urbanistica lo scorso 28 settembre e sottoscritto dal dirigente Luigi Collazzo. Dopo una serie di perizie effettuate dai Ctu...

La magistratura penale ha archiviato il provvedimento emanato dal settore Urbanistica lo scorso 28 settembre e sottoscritto dal dirigente Luigi Collazzo. Dopo una serie di perizie effettuate dai Ctu del tribunale, infatti, è stato ritenuto «infondato il motivo di reato comunicato dal Comune». Nell’atto si paventava il sospetto di lottizzazione abusiva nell’area ex Cofima, attualmente occupata dalla “Califano&Panico Srl”. La società, il cui titolare è Amerigo Califano, incassa dunque la vittoria decisiva dopo un braccio di ferro giudiziario durato un anno circa. Questo dopo che già il Tar, lo scorso gennaio, aveva bloccato l’attività comunale, costringendo l’ente ad un brusco dietrofront. La sentenza della magistratura penale, però, è l’atto più importante in quanto l’eventuale riconoscimento della lottizzazione abusiva avrebbe implicato la confisca dell’intera area, che confina con la zona acquistata dal Comune in un’asta fallimentare nel novembre 2010. Un’ operazione, questa, che è uno dei filoni di inchiesta dell’indagine della Dda che ha portato all’operazione “Tsunami”.

«Tutto ha inizio con l’acquisto della Cofima da parte del Comune – ha spiegato Amerigo Califano – Nel bando era specificato che sull’area vi era una parte abusiva che poteva essere sanata in 120 giorni. Cosa che non è stata fatta». Si giunge quindi, nell’agosto scorso, ad un sopralluogo della Cofima da parte dei consiglieri. «Il provvedimento sottoscritto dal solo Collazzo è stato emanato dopo quella visita e mi ha provocato seri danni – ha aggiunto – Tra l’altro ha bloccato un finanziamento di 4milioni di euro». Per questo Califano ha già annunciato di voler intraprendere un’azione legale per ottenere il risarcimento danni dall’ente comunale. A settembre ci sarà l’udienza che il Comune ha intentato alla curatela fallimentare della Cofima. (a.c.)