Nessun “taglio” per gli ormeggi Autuori

Il Tar accoglie il ricorso, ma dopo il prolungamento del Manfredi tutti i pontili saranno delocalizzati

La seconda sezione del Tar “congela” il taglio della lunghezza di alcuni pontili voluto dall’Autorità portuale per risistemare la darsena derivata dal prolungamento del molo Manfredi. L’intervento prevede infatti la riduzione della lunghezza degli attracchi della società “Ormeggio Autuori srl” che si è dunque rivolta alla giustizia amministrativa, reputando irragionevole quella che di fatto si traduce in una revoca parziale della concessione. Pur valutando fondamentale, per lo sviluppo della città, la riorganizzazione dell’attività portuale di Salerno, i giudici del Tar hanno dunque parzialmente accolto i ricorsi, ritenendo che l’Autorità portuale abbia violato il principio «di proporzionalità e di ragionevolezza», avendo la possibilità di adottare soluzioni meno invasive per i concessionari, i cui pontili, tra l’altro, si trovano su un’area che non è direttamente interessata al progetto.

Nello specifico, è stata determinante la verificazione affidata alla Capitaneria di porto di Napoli: in attesa del completamento dei lavori di potenziamento del molo Manfredi e della conseguente delocalizzazione all’esterno del porto commerciale dei pontili galleggianti destinati all’ormeggio delle unità da diporto, hanno spiegato i verificatori, si sarebbe potuta ipotizzare una soluzione tampone, con una rimodulazione degli spazi della “Nautica Salerno Mare srl”.

In pratica, per non ledere eccessivamente gli interessi di “Ormeggio Autuori”, l’Autorithy avrebbe potuto eliminare solo un pontile (il numero uno), conservando inalterato il secondo e posizionando sul lato dritto dello stesso due pannelli perpendicolari formati da cinque moduli galleggianti, analoghi a quelli già esistenti.

Ma sebbene il Tar abbia bocciato Annunziata, il destino dei concessionari di quell’area appare segnato. Il prolungamento definitivo del Manfredi verso la diga di sopraflutto, infatti, non consente, anche e soprattutto per motivi di sicurezza della navigazione, una nuova distribuzione dei pontili con sbocco nel porto commerciale, dal momento che l’intera area verrà riconvertita per ospitare esclusivamente il traffico crocieristico e quindi tutte le altre attività dovranno trovare collocazione in un’altra area perché incompatibili con la nuova configurazione del porto commerciale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA