la precisazione del banco alimentare 

«Nessun prodotto scaduto nei pacchi dati dalla Caritas»

LAUREANA CILENTO. «I prodotti che hanno superato il “preferibilmente entro il” non sono nè scaduti nè dannosi per la salute dei consumatori e possono essere tranquillamente», tiene a precisare...

LAUREANA CILENTO. «I prodotti che hanno superato il “preferibilmente entro il” non sono nè scaduti nè dannosi per la salute dei consumatori e possono essere tranquillamente», tiene a precisare Roberto Tuorto, direttore del Banco Alimentare Campania Onlus, che distribuisce per conto della Caritas, i pacchi di generi alimentari consegnati anche agli indigenti di Laureana Cilento e oggetto di contestazioni - pure attraverso i social network- da parte di alcuni utenti cilentani.
«Dal 14 settembre 2016 - scrive ancora Tuorto nella sua lettera di chiarimenti - è entrata in vigore la legge 166/2016 (Legge Gadda) contro gli sprechi alimentari che chiarisce finalmente la differenza tra la “data di scadenza ” e l’indicazione del “consumare preferibilmente entro il”. Nel caso di “data di scadenza” sul prodotto è indicata la data precisa con giorno/mese/anno entro cui il prodotto và consumato. Si tratta, per lo più, di cibi freschi e deperibili che, oltre la data di scadenza, sono considerati a rischio. Invece, il “preferibilmente entro il” indica solo mese/anno ed è utilizzato per i prodotti secchi, a lunga conservazione (pasta, pelati, legumi, biscotti, brioscine, etc.). La legge sancisce ufficialmente che gli alimenti, anche se hanno superato tale termine di utilizzo, possono essere donati e consumati senza alcun rischio per la salute, a condizione che siano correttamente conservati e che l’imballaggio sia integro».
Tuorto ricorda anche che la Onlus che dirige è impegnata «tutti i giorni a recuperare cibo ancora buono per donarlo a chi ha bisogno. Se qualche consumatore dovesse trovare un prodotto che ha superato il “preferibilmente entro il” all’interno di questo pacco non deve buttarlo».
Il direttore del Banco Alimentare cita poi l’articolo 2 della legge in materia che specifica che «gli alimenti che hanno superato il termine minimo di conservazione (preferibilmente entro) possono essere ceduti ai sensi dell’articolo 4 (cioè gratuitamente), garantendo l’integrità dell’imballaggio primario e le idonee condizioni di conservazione». E ancora all’articolo 4 è specificato che «le cessioni sono consentite oltre il termine minimo di conservazione, purché siano garantite l’integrità dell’imballaggio primario e le idonee condizioni di conservazione». Tuorto conclude: «Siamo impegnati con il Ministero a diffondere questa cultura contro lo spreco e anche a Salerno abbiamo affrontato il problema in maniera esaustiva con una giornata di lavoro con esperti che hanno tranquillizzato tutti sul tema».