Neonato morto alla Tortorella Chiamata in causa la clinica

È iniziato ieri mattina il processo per il neonato morto nel luglio del 2014 alla clinica Tortorella. Che fosse privo di vita se ne accorse la madre, che quando glielo diedero in braccio si accorse...

È iniziato ieri mattina il processo per il neonato morto nel luglio del 2014 alla clinica Tortorella. Che fosse privo di vita se ne accorse la madre, che quando glielo diedero in braccio si accorse di sentirne il calore ma non il respiro, e nel processo a ostetrica e due ginecologi la famiglia ha chiesto ieri che entri anche la clinica, in qualità di responsabile civile. L’istanza è stata formulata dall’avvocato Laura Ceccarelli, che dal primo giorno assiste la coppia di Bellizzi costituitasi parte civile. A processo ci sono il ginecologo che seguì la donna durante la gravidanza (e che non si sarebbe accorto dei problemi polmonari del feto), il collega che all’inizio del travaglio ruppe le acque per accelerare le operazioni e l’ostetrica che eseguì il parto. L’accusa è di interruzione colposa di gravidanza, perché secondo la Procura il piccolo era nato già senza funzioni vitali. (c.d.m.)

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